Nevicata milanese fuori dai parametri europei. Dal piano neve al piano anti-glaciazione?
Il secondo acconto pagato dal Comune all’Aem è di 200mila euro. L’ingegner Pagliarini ha appena firmato, la determinazione è riportata qui sotto. In Italia ci sono casi peggiori, in montagna e collina i costi sono astronomici. Ma come fa Cremona a spendere tanto? Non eravamo in pianura?
La comunità monregalese, in Piemonte, ha costi simili, se da noi siamo arrivati al secondo acconto senza tener conto dei danni all’arredo urbano.
link. Anche Recanati e altri Comuni hanno subito mazzate memorabili. Ma perché allontanarsi? I piacentini ne sanno qualcosa.
Eliminare la neve dovrebbe essere gratis: basta il sole. Invece i flussi di traffico, il meteo pazzo, l’espansione incontrollata dei centri abitati aumentano i km complessivi di vie da rendere agibili. Si tenga conto della riduzione di personale, dei costi dei macchinari, persino del sale e delle riasfaltature causate dai danni dello sgombero raspante, con lame tagliatutto tranne i costi. E degli straordinari.
È vero che Cremona da sempre è una delle città italiane con la differenza termica maggiore fra temperatura massima estiva e minima invernale. Ma come mai, proprio perché questo è un dato prevedibile, non ci si organizza per abbattere spese clamorose? Ci si deve affidare al sano volontariato retribuito? Forse costerebbe meno.
L’Aem intanto incassa fior di soldi.