Si beh, siamo comunque rimasti in quella dove si parla ancora italiano.
Passare il confine di Chiasso mi mette sempre di buon umore, sarà che la Svizzera è davvero vicina per noi ma mi piace proprio tanto passarci una giornata appena si può.
Qualche settimana fa siamo andati a farci un giretto: direzione Locarno; io non ci ero ancora stata e mi incuriosiva arrivare fino a lì attraversando una parte di cantone ticino che non avevo ancora avuto modo di vedere.
Lo ammetto subito anche se credo di averlo già detto in qualche post precedente: amo i supermercati sguizzeri! Si perchè sono una buon compromesso tra i nostri e quelli di stampo già anglosassone in cui si trova davvero di tutto; ogni qual volta valico il confine mi ci fiondo e cerco sempre di portare a casa yogurt al rabarbaro (mica come quello liquidino e tristarello che si trova da noi e non sempre), qualche mix di spezie che altrimenti dovrei penare per torvare e la scorta di ingredienti che rientrano nella mia categoria “vari&eventuali” ovvero tutti quelli che al momento non servono per davvero ma non_si_sa_mai.
Se non vado errata tra non molto ci sarà una pepina tutta rosa e sprint che animerà la vita lacustre sguizzera…insomma, mi sono portata avanti per quando andrò a trovarla!
La giornata non è stata delle migliori, siamo partiti con il sole e siamo arrivati là con la pioggia; faceva un gran bel freschino e ovviamente io ero in maniche corte.
Era il periodo in cui con Alice e Genny avevamo provato ad organizzarci per un picnic all’aperto ma porcaccia miseria in quei giorni continuava a piovere a sprazzi e i prati brianzoli non ci hanno permesso di arenarci al sole munite di ogni qual tipo possibile di leccornia. Niente picnic, proprio non ce la si poteva fare.
Invece abbiamo colto quei 10 minuti di tregua tra una nuvola e l’altra e ci siamo fiondati in un supermercatino, ci siamo presi due cose al volo e abbiamo trovato un prato di fronte ad una chiesetta bellissima dove poter mangiare i nostri panini inventati di sana pianta. Quello è finito tra i momenti più belli delle mie gitarelle sparse per l’Italia!
Alla fine a Locarno ci siamo arrivati solo nel pomeriggio ma non ci interessava, non avevamo fretta nè appuntamenti con nessuno, nessuno nemmeno che ci aspettasse a casa ticchettando sull’orologio…si beh a parte i pirpoli che però sono stati tranquillizzati per tempo del nostro rientro per la loro ora di pappa!
Siamo incappati in un mercatino dell’antiquariato che si snodava per i vicoli della parte vecchia della cittadina, li abbiamo percorsi seguendo ognuno il proprio interesse:
io che cercavo cianfrusaglie varie da usare per le foto del blog e lui che si dilettava con i giochini vintage tornando bambino per qualche istante.
Orrori vari non sono mancati:
Li ho visti e ho dovuto per forza scattare una foto come memento per il futuro…al grido di “orroreobrobrioso!” abbiamo indietreggiato lentamente e siamo fuggiti fino all’imbarcadero: la vista del lago mi ha riconciliato con l’idea di chincaglieria ch si può incontrare sul proprio cammino.
Datemi un lago e mi farete sempre contenta.
Buon weekend a tutti!