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Shakespeare - poeta o psicologo? Il potere terapeutico della poesia

Creato il 18 febbraio 2012 da Lalenene @Irene_Marziali

Shakespeare - poeta o psicologo? Il potere terapeutico della poesia

Caricatura di William Shakespeare

Nuove scoperte sembrano far ulteriore luce sulla controversa figura di William Shakespeare. Avete, come me, sempre pensato che questo personaggio sia stato solo un importante scritture, poeta e drammaturgo inglese del Seicento? Beh, così ci è stato insegnato dalla storia.
Il professor Kenneth Heaton ce ne rivela un lato sconosciuto, almeno a tutti noi che non siamo studiosi delle opere shakespeariane, ed inaspettato.
Heaton, gastroenterologo britannico nonché profondo conoscitore delle opere del Bardo, ne ha analizzate ben 42 ( ed un ottantina di altri autori suoi contemporanei ) concentrandosi nello specifico sulle descrizioni di malori, psicosomatismi e sintomi con le quali Shakespeare tratta - approfonditamente, si scopre poi - gli intricati e tuttora non del tutto compresi rapporti fra corpo e mente.
Molte sono le "diagnosi" che emergono dagli scritti di W.S. riguardo ad aspetti medici prettamente fisici, come: disturbi dell'udito e del sonno a causa di gravi traumi, basse temperature debolezza mancanza di respiro e vertigini come premonizioni di uno svenimento.
Shakespeare tuttavia si presenta in maggior valenza come psicologo che in qualità di medico. Freud dirà, secoli dopo, che un poeta arriva a profondità di conoscenza della psiche umana che restano insuperate dalla scienza medica.
Fra tutti i poeti, certamente Shakespeare è uno dei poeti che in tutta la storia della letteratura ha scavato più approfonditamente, e con più efficacia, nell'animo umano; è anche lo scrittore che forse meglio è riuscito a restituire ai propri lettori il significato delle sue analisi in tutta la propria interezza, trasmettendo attraverso le sue pagine ed i personaggi da lui creati la complessa e contradditoria gamma della natura degli esseri umani.

Shakespeare - poeta o psicologo? Il potere terapeutico della poesia

Dottor Kenneth Heaton

"Shakespeare non è un filosofo, è un teatrante e arriva a conoscere la mente umana nel modo drammatico, in quei veri e propri psico-drammi, dove porta in scena il profondissimo innesto dell'anima nel corpo, tra psiche e soma appunto cogliendo con modernissimo intuito gli intrecci"
( estratto da "Quel dottore dell'anima tra scienza e passione" - articolo di Nadia Fusini pubblicato sul numero di Repubblica del 24 Gennaio 2012 )
Le ricerche pubblicate su Medical Humanities - una rivista interdisciplinare di medicina che tratta anche argomenti umanistici, di scienza sociale ed artistici applicandoli o visti dal punto della medicina stessa - fanno quindi conoscere al pubblico culturale un nuovo Shakespeare, ma fanno anche emergere un punto di vista diverso nell'analisi delle opere letterarie.
A dispetto di chi afferma che la lettura e la cultura non sono pratiche, e non servono a niente di utile!
Link:
Il Sole24ore
Benessere.it
Con affetto,  Irene


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