Fratello e sorella legati e incasinati dai loro problemi esistenziali nella moderna New York.
Titolo: Shame
Cast: Michael Fassbender, Carey Mulligan
Regia: Steve McQueen
Protagonisti: Fratelli
Materia: Comportamento Umano
Energia: Lotta Interiore, Attrazione, Sofferenza Familiare, Lotta per la Libertà
Spazio: New York
Tempo: 2010
Brandon Sullivan è un’uomo in carriera che vive da solo a New York e completamente ossessionato dal sesso.
In ogni momento della giornata il sesso va avanti a tutto e Brandon assalito dalle pulsioni le asseconda quasi senza combattere e senza dare il minimo spazio al sentimento.
Sissy, la sorella, si presenta a casa sua e gli chiede ospitalità per qualche giorno, anche lei con grossi problemi e più incasinata di lui oltre ha diversi tentativi di suicidio alle spalle.
Sissy in effetti ha bisogno del fratello che impanatanato nella sua malattia la respinge e la vede come un disturbo alla sua malata routine nonostante qualche piccolo momento di semplice affetto.
Sissy disperata tenta il suicidio e solo per caso Brandon la salva.
Questò farà scattare in Brandon la voglia di combattere quell’ossessione e non più assecondarla.
Film del regista di Hunger e 12 anni schiavo, con cui ha vinto l’oscar sempre in coppia con il bravissimo Michael Fassbender.
Un film sull’oppressione di una dipendenza, sulla ricerca di una libertà che il protagonista non riesce a trovare nonostante abbia tutti i mezzi per uscire dalla sua dipendenza.
Un film tutto meno che erotico che basa la sua forza sulle immagini e le belle inquadrature che descrivono lo stato d’animo del protagonista, piuttosto che sui contenuti di trama o dialoghi.
Un pò pesante per l’argomento trattato ma del resto Steve McQueen è cosi prendere o lasciare.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: Non riesco a capire perché le persone vogliano sposarsi, specialmente al giorno d’oggi.