La Guardia di Finanza di Cagliari sta svolgendo un’indagine di polizia economica e finanziari all’interno della vicenda di SharDna, la società di biotecnologie fondata da Renato Soru , ceduta poi alla fondazione San Raffaele e ora messa in liquidazione. Due giorni fa sono state recapitate dal liquidatore le lettere di licenziamento ai dieci dipendenti. Non si prevede nessun ammortizzatore sociale per i lavoratori senza stipendio da settembre.
L’attenzione delle Fiamme Gialle è rivolta in particolare proprio alla vendita al San Raffaele, già nelle carte della Procura di Milano per il crac finanziario della fondazione di don Luigi Verzé. Sono stati acquisiti tutti bilanci e i documenti contabilità della sede legale di Shardna di Pula, come pure altra documentazione è stata prelevata al parco tecnologico Polaris, a Pula sia a Perdasdefogu, negli uffici del Parco Genos Scarl che custodiscono i campioni genetici.La storia. Shardna è nata nel 2000, in collaborazione con l’Istituto di Genetica delle Popolazioni del CNR, nel 2009 è poi stata ceduta alla Fondazione san Raffaele Monte Tabor che aveva acquisito l’84 per cento delle quote. Ma tra le polemiche del conflitto d’interesse era già in vendita da anni, con l’entrata in politica di Soru, diventato governatore nel 2004. In quel periodo Shardna continua a partecipare alle gare per i finanziamenti regionali. Da allora si intrecciano dubbi e interrogativi a cui ora le Fiamme Gialle vogliono trovare risposte.