Dopo Scandal arriva How to get Away With Murder
Shonda Rhimes è irrefrenabile. La più abile e famosa creatrice di serie tv, dopo il grande successo di Scadal, quest’anno sulla ABC presenta una nuova serie tv che è già un successo. Stiamo parlando di How To Get Away with murder che vede in una raggiante Viola Davis la sua incredibile protagonista. Dopo Grey’s Anatomy che ad 11 anni dal suo debutto rimane sulla cresta dell’onda, Scandal ha lanciato un nuovo modo di raccontare il drama politico, ma How To Get Away with murder è il primo esempio di serie tv che ha reso sexy un legal drama. 3 produzioni televisive programmate in America nella stessa sera, il giovedì, che in poco tempo racimolano consensi tra il pubblico. Grey’s Anatomy infatti ha ricevuto l’ordine di ben 24 episodi e, la nuova matricola, è stata confermata per tutta la stagione televisiva, mentre Scandal continua inesorabile la sua ascesa nel cuore del pubblico. Shonda Rhimes quindi anche se durante la sua carriera ha collezionato qualche flop, ricordiamo il fallimentare seppur intrigante Off The Map, ha imparato dai suoi errori confermandosi una tra le produttrici più influenti del panorama seriale moderno.
Grey’s Anatomy dopo 11 anni non smette di emozionare e continuare a macinare consensi tra il pubblico. Anche se la bella Christina Yang lo scorso maggio ha lasciato lo show, la Rhimes è stata molto saggia nel presentare nuovi volti, nuove storie in contrapposizione a quelle dei personaggi ormai già ampiamente sfruttati. Eppure dopo un periodo di stabilità, l’autrice è riuscita a accedere la fiamma del litigio tra Merdith e Derek, mettendo la coppia di fronte ad un bivio. Su questo incipit infatti, la stagione tutt’ora in onda sulla ABC, ha cominciato a tessere il suo racconto senza dimenticare le emergenze ospedaliere ed i dilemmi etichi. Lo schema di Grey’s Anatomy quindi è sempre in evoluzione, questo garantisce un ottimo sviluppo della trama stessa ed impedendo che la noia e la banalità, colpisca il plot. Dopo 11 anni è raro che una serie tv mantenga così alto il suo interesse nei riguardi del pubblico.
Scandal è invece un continuo migliorarsi. Seppur la vicenda stessa stia virando verso il drama soapppoperizzato, la mano sicura di Shonda riesce sempre a stupire, nonostante tutto. Lo sa bene Olivia Pope che ancora innamorata del suo caro Presidente Grant, sfugge al suo destino anche se alla sua porta continuano a bussare scandali e torbidi segreti. La stagione quattro che appunto anch’essa viene trasmessa da qualche settimana sulla ABC, conferma il grannde appeal di una serie tv innovativa, bizzarra e seducende. Sesso, intrighi e politica, sono tre rette parallele che inevitabilmente si icrociano creando scompigli, rivelando torbide relazioni e mettendo in pericolo la nazione stessa.
How to get way with muder invece è un vero guilty pleasure. La ricetta del suo successo è piuttosto semplice: Shonda Rhimes ha preso infatti le atmosfere competitive di Grey’s Anatomy, i personaggi stilizzati di Private Practice ed i colpi di scena di Scandal, mescolando il tutto in un calderone di eventi improbabili. Il risultato è un legal drama intenso e deciso, che non dimentica la poetica del network (soprattutto quel suo alone da soap-opera), trash, fracassone, ma tanto seducente. Viola Davis, che interpreta la determinata e pragmatica professoressa Annalise Keating; si troverà ad insegnare il mestiere dell’avvocato ad un gruppo di giovani aspiranti avvocati, disposti a tutto pur di entrare nelle “grazie” dell’affabile professoressa. La vicenda si arricchisce di una punta di mistero quando i 5 studenti di Annalise, si troveranno a nascondere un cadavere scomodo, un avvenimento che metterà in moto una scia di eventi dai risvolti ancora poco chiari.
In un impeto di colpi di scena, How To get away with murder, piacerà sicuramente ai fan della produttrice ma colpirà il cuore del vero maniaco seriale che adora particolarmente un prodotto usuale ma dal grande impatto visivo. Shonda Rhimes conscia di cosa piace allo spettatore medio, ha impreziosito la narrazione con tutti i suoi canoni più famosi, come il mistero, i dialoghi ferrati, i colpi bassi, la storia queer, un personaggio femminile forte e determinato, riuscendo a portare sul piccolo schermo una serie affabile ma intrigante, un po’ prevedibile ma dal fascino conturbante e seducente.
Tre grandi serie tv, 3 prodotti televisivi che nella loro convenzionalità, sono dei veri e propri cult della moderna serialità, tutto grazie al grande acume di Shonda Rhimes.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net