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Shooting Silvio un intrigo fantapolitico che merita e strappa qualche applauso.

Creato il 30 agosto 2014 da Rstp

Shooting Silvio è il primo film del regista Berardo Carboni, prodotto nel 2006 e uscito nelle sale italiane nel 2007.

Shooting Silvio regala uno strano disagio nella mezz'ora iniziale, un senso di stordimento e di vago malessere che porta quasi ad abbandonare la sala. Il tema è fin troppo usurato, le soluzioni narrative piuttosto forzose, la "pedagogia" del testo fuori da ogni fruibilità.

Se invece si resiste fino al termine della proiezione, si assiste con pathos e cinica ironia a un esperimento anomalo nel panorama culturale italiano, un esperimento privo di sbavature e retoriche, un film che non cerca né odio, né vendetta. Grazie a una regia che cela per incanto l'inesperienza del giovane Berardo Carboni - autore del libro prima, e della sceneggiatura poi - si può persino essere testimoni di un'ora e mezza di buon cinema.: un intrigo fantapolitico che merita e strappa qualche applauso.

shooting-silvio

Delizioso il cammeo di Remo Remotti nei panni di un tassista, gustosissimo quello di Alessandro Haber nelle vesti inedite di un filippino. Bravissimi e credibili gli attori, aiutati - poco - dai filmati d'archivio che ripercorrono i dieci anni della discesa in campo.

Quale giudizio si può dare a un regista che sceglie di portare sullo schermo, nella sua opera prima (soggetta dunque a una feroce critica) un tema forte, retorico e scontato come quello della "mutazione antropologica"? Certo, non esageriamo. Shooting Silvio non è un film imperdibile.

Ma tra le decine di tentativi di trasporre sullo schermo il disagio di questi anni - dall'elitario caimano di Moretti al documentario in chiave futuristica di Deaglio, il lavoro del regista romano non sfigura, regalando del buon cinema che riesce persino a far dimenticare il suo tema principale.

Promosso.

Shooting_Silvio_01

Kurtz è un giovane ragazzo orfano facoltoso e irrequieto che non prova entusiasmo nel vivere.

Dopo che il suo libro vende pochissime copie, Kurtz decide di organizzare una festa in cui invita tutti i suoi amici ad aiutarlo a scrivere un nuovo libro intitolato "Shooting Silvio" nel quale ognuno di loro dovrà indicare un motivo e un metodo per eliminare (fisicamente, politicamente, metafisicamente...) il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.

Nessuno però dei suoi compagni intende aiutarlo e così Kurtz sprofonda in una disperazione profonda e senza fine. Lasciato dalla fidanzata, circondato da persone che non lo capiscono, il ragazzo capisce che l'unico modo per realizzare "Shooting Silvio" è uccidere proprio lo stesso Silvio Berlusconi.

Da quel momento impiegando tutte le sue forze architetta un piano per rapire e uccidere il premier.

Interpreti e personaggi.

Federico Rosati: Giovanni detto Kurtz
Alessandro Haber
Antonella Bavaro
Antonino Iuorio
Sofia Vigliar: se stessa
Melanie Gerren
Marco Travaglio: se stesso
Erlend Øye: Dj della festa di Kurtz


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