Oggi non avevo proprio voglia di cominciare la giornata incatenata alla sedia, davanti al pc.. e terminarla allo stesso modo, mentre fuori il sole splendeva alto, dopo una morbosa domenica passata sotto al plaid a leggere, e guardare la pioggia che non smetteva di cadere.
Per carità, io amo Milano anche odorosa di pioggia e con il “tempo da polentina”… ma sapete com’è no? Quelle mattine che ti alzi dopo che ha piovuto, e il cielo terso ti chiama da fuori e ti dice “ma si, che hai da fare di così importante… le pulizie? Ma molla tutto e esci a farti un giro!”
E così ho fatto. Fra l’altro, la mattina è cominciata frescolina, ma poi la giornata si è riscaldata. E che giornata. E che riscaldata!
Era da prima dello scorso natale che non mi prendevo del tempo per andare a curiosare fra i negozi di Corso Buenos Aires, e questa mattina invece ho preso il coraggio a due mani, la metropolitana, e ci sono andata. Quando ho di queste ispirazioni le devo seguire: si rivelano sempre delle ottime ispirazioni eheh.
A parte la prima incerta tristezza di constatare che numerosi negozi, soprattutto sul tratto alto verso Piazzale Loreto hanno chiuso i battenti per mai più riaprire (sono tristissima che le Corti di Baires abbiano fatto questa triste fine, e che ora giacciano chiuse e vuote e tristi al di là di cancelli chiusi e sbarrati, come parchi giochi ormai dimenticati – anche se ai tempi i costi di quei negozi erano francamente proibitivi eh -) la passeggiata si è dimostrata proficua.
Non certo per il mio portafoglio, che piagnucola un pochino per i soldini investiti.. ma gli ho detto che poteva andare peggio e che, con la mia caratteristica tenacia, alla fine ho trovato quello che stavo cercando a metà del prezzo corrente attualmente sul mercato perciò non si lamentasse tanto e gioisse insieme a me! e così lui ha fatto.
E cosa ho trovato? Vi starete chiedendo? Ma è ovvio: gli accessori indispensabili per affrontare l’inverno ormai alle porte. E affrontarlo più che degnamente, oserei aggiungere.
Sapete che stavo disperatamente cercando un paio di stivali neri, alti, morbidi, e non troppo costosi, e che stavo quasi per gettare la spugna difronte alla proposta autunno-invernale quasi monotematica che vede in vetrine e negozi campeggiare solamente ballerine, ankle boots, scarpe alla maschietta, mocassini con le stringhe, bikers, e le solite decolletè, no? Ebbene alla fine, l’ho spuntata io sulla moda imperante.
AH AH AH
E l’ho spuntata anche a buon prezzo, visto che lo stivale che ho finalmente trovato, esattamente come lo volevo io, era anche scontato di un buon 20€ che mi rende ancora più orgogliosa aver risparmiato. Sospetto che si tratti di una rimanenza dalla scorsa stagione, ma sapete che c’è? che non me ne importa granchè: il modello è semplice, un classico, destinato – se dio vuole -a durarmi per anni e anni, senza fronzoli o borchie pacchiane che, se passano di moda l’anno prossimo, mi costringerebbero a “pensionarlo” fino al revival delle borchie. il materiale è un buon cuoio, spesso ma morbido, la suola di gomma spessa, e non di quelle anemiche suolette di cuoio o gommina liscia che appena piove e ti trovi sul marmo o sulle grate di ferro sei con il sedere a terra a piangere sull’osso sacro rotto.
Insomma, 60€ben spesi da Primadonna, interessante negozio di scarpe che conosco già da un po’ e di cui non credo di avervi mai parlato: l’ho conosciuto circa 4-5 anni fa, e da allora mi rifornisce regolarmente (salvo quando chiudono un punto vendita e mi tocca dannarmi per cercarne un altro). Hanno delle interessantissime collezioni di scarpe, di tutti i tipi, che propongono a prezzi veramente competitivi, quasi da negozio cinese (la qualità però è decisamente migliore: anzitutto i materiali usati sono migliori, inoltre non hanno quella classica “puzza” che una volta comprate dai cinesi le scarpe le devi lasciare in balcone per 1 mese per togliergli l’odore plasticoso).
(eccoli qui i miei gioiellini nuovi! Nulla di straordinario, però magnifici nella loro semplicità e – soprattutto visto che ci devo fare i km, e sotto la pioggia – comodità!)
Solitamente oggetto dei miei raid più sfrenati (ah, bei tempi andati!) in cui ero capace di comprare anche 3 tronchetti a tacco 12 con la zeppa davanti in 3 tonalità diverse perché non sapevo quale scegliere e tanto avrei abbinato tutte e 3), Primadonna non mi ha mai deluso: da che li ho comprati quei tronchetti ce li ho ancora, e a parte qualche inevitabile screpolatura della base (camminandoci) reggono ancora che è una bellezza. Il tacco non si sforma ed è bello solido, l’interno regge senza cattive sorprese, la pelle non si squama o rovina.
Se poi vogliamo aggiungere che nel negozio di Corso Buenos Aires (aperto da circa un paio di anni) ho trovato un rarissimo e preziosissimo esemplare di commessa gentile… che aggiungere di più?
Solo un invito a farci un salto: hanno ancora una stanza intera piena di saldi della collezione estiva (ho dovuto farmi violenza per non adocchiare quegli allegrissimi sandali con la zeppa colorati, e le infradito, della collezione estiva…
In alternativa, potete dare un occhiata al video qui sopra, dello shooting della collezione London Look attualmente in catalogo… con delle proposte interessanti, in verità: quella pelliccetta boreaux…
E a proposito di pelliccetta: il titolo dell’articolo promette di parlare di accessorI – al plurale – indispensabili per affrontare l’inverno… ebbene, mi sono lasciata andare per un altro acquisto DOC, che sono sicura mi accompagnerà, morbido e confortevole, per tutto il prossimo inverno (sarebbe troppo chiedere anche per tutta la vita?).
Sono una freddolosa di natura, d’inverno mi è immancabile la protezione al collo, anche se non sopporto – ho la pelle delicata io! – la lana “a pelle” e i maglioni a collo alto… perciò quando ho visto questa cosina sugli scaffali di Berhska, non ho saputo trattenermi. Poi mi sono detta: la pelliccetta sintetica sarà di modissima questo inverno, ma io non potrò mai permettermela (per il costo, e perché solo le tagli 38 possono indossare una pelliccia senza apparire più paffute del normale), perciò conviene puntare sul dettaglio!
E cosa di meglio del fantastico “L’ACCESSORIO” con la L maiuscola che mi sono accaparrata?
Ho avuto difficoltà a scegliere fra il bianco panna e il rosa cipria (lo so la foto non le rende giustizia ma credetemi: è un tono di rosa cipria/antico che sta benissimo con tutti i colori che indosserò la prossima stagione (a partire dal castano rossiccio dei miei capelli, per non parlare di bianco panna, nero dei cappotti, rosa cipria chiaro e beige e marrone scuro delle giacche di pelle, del melanzana e del bordeaux, e perfino sul color petrolio!).
Ma che dirvi, so già che sarà la mia copertina di Linus: un bene di conforto per coccolarmi nel lungo e freddo inverno che ci attende!
E voi cosa ne pensate? Vi piace, o punterete su qualche altro accessorio fashion per affermare la vostra intenzione a seguire la moda… ma non troppo??