“Ci sono momenti in cui capisci che ti devi fermare. Che la vera forza, il vero coraggio è dire: grazie, ma no. È quello che è successo a me e a Chris con il Festival, una parte molto importante della nostra vita. [...] Il Festival deve continuare a crescere, a essere innovativo, a migliorare. I budget modesti di questi anni non sono più sostenibili. Fare il Festival a ogni costo pur di farlo, magari riducendo ospiti e giornate non è accettabile. O si va avanti migliorando o ci si ferma.” Questi sono alcune frasi del comunicato di Arianna Ciccone, organizzatrice del Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia.
Un incontro sul femminicidio tenuto da Concita De Gregorio e Riccardo Iacona (IJF – Perugia 2013)
Dopo 7 edizioni di un Festival, nato grazie ad Arianna Ciccone e Christopher Potter, si è arrivati ad un triste momento: si chiudono i battenti, almeno momentaneamente. Questo è Festival che, in pochi anni, è riuscito a ritagliarsi uno spazio a livello mondiale parlando di giornalismo, informazione, libertà di stampa e democrazia, con incontri tenuti da massimi esperti a livello internazionale, regalando così ai presenti incontri e dibattiti con un alto profilo culturale, come pochi se ne vedono in Italia.
E’ un comunicato quello a tutto tondo pubblicato oggi da Arianna Ciccone: “Quando ebbi l’idea eravamo in giardino, da giorni parlavamo di come era frustrante lavorare per gli enti organizzando eventi culturali. La voglia di fare una cosa in proprio era sempre più forte: sapevamo esattamente cosa fare e come farlo.” «Chris, facciamolo noi: facciamo un festival internazionale del giornalismo». «Bell’idea, amore – la risposta di Chris andrebbe letta con il suo accento anglo-napoletano – ma impossibile da realizzare». Ed, invece, poi si è innescato un meccanismo con il quale Arianna e Chris hanno organizzato il Festival fino alla scorsa edizione nell’aprile 2013, ampliando sempre il raggio degli invitati e perfezionando anche i minimi dettagli.
Il logo del Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia (edizione 2010)
“In questi anni - continua Arianna Ciccone nel comunicato - migliaia di giovani sono arrivati a Perugia da tutto il mondo per partecipare al Festival: hanno fatto i reporter, i fotografi, i videomaker, si sono occupati della logistica, delle sale, hanno affiancato l’ufficio stampa, il social media team… Sono nate amicizie, storie d’amore, in tanti li vedi poi in giro per il mondo a fare i giornalisti. Non è commovente tutto questo? Una vera e propria comunità che mesi prima dell’inizio della manifestazione usa Facebook – il gruppo dei volontari #ijf – per conoscersi, organizzarsi, scambiarsi opinioni, idee, consigli. Quando i volontari stranieri arrivano in Italia solitamente trovano i loro “colleghi” italiani ad aspettarli agli aeroporti di Milano, di Roma, e poi in gruppo tutti insieme arrivano a Perugia. Il check-in dei volontari è sempre emozionante. Ogni anno, a partire dal martedì, mi metto a guardarli mentre arrivano: si riconoscono dalle foto su Fb, si abbracciano, si salutano, ridono. Che vitalità, che gioia! Invadono con la loro voglia di fare e di conoscere le strade della città; la sera sono nei locali a ballare, bere, divertirsi, la notte negli ostelli della gioventù, dove li ospitiamo, a fare ammuina fino al mattino… Un mondo che si incontra e continua a vivere anche dopo il Festival. Senza rendercene conto, tra le nostre mani questo piccolo miracolo ogni anno è diventato più grande, più forte, più innovativo, più entusiasmante. E noi siamo cresciuti umanamente e professionalmente con lui.”
Il comunicato, infine si conclude così, con una speranza che si spera venga accolta da istituzioni ed investimenti privati: “Ci sarebbero troppe persone da ringraziare per tutti questi incredibili anni. Soprattutto lo staff, una squadra eccezionale di giovanissimi talenti: lo sapete quanto vi amiamo e stimiamo. Ma è bello dirvelo ancora una volta e pubblicamente. Anche grazie a voi abbiamo organizzato un evento interessante, divertente, e soprattutto aperto e onesto. E ovviamente gli sponsor che ci hanno creduto da subito e ci hanno sostenuto come hanno potuto.
p.s. Il sito e i nostri account social continueranno a lavorare, aggregare, produrre contenuti. Ci piace pensare a International Journalism Festival come un laboratorio di pensiero. Nel nostro piccolo vogliamo continuare a contribuire alla conversazione, al dibattito e al confronto sui tempi del giornalismo. Lunedì alle ore 11 siamo all’Hotel Brufani per un incontro pubblico con i giornalisti, i commercianti, i cittadini; un incontro aperto a tutti – così come è sempre stato il Festival – per parlare di questa decisione e rispondere a eventuali domande. Quindi questo non è un addio: è un saluto di cuore verso tutte quelle persone che, negli anni, abbiamo imparato a conoscere, rispettare e amare.
Lo Stivale Pensante era presente nella scorsa edizione e ha realizzato un articolo su un incontro che parlava della Guerra in Siria. Vi riproponiamo i video, con l’intento di mostrarvi, nel nostro piccolo, quanto fosse culturalmente valido ogni singolo evento presente a questa rassegna di giornalismo internazionale.