«Maioliche siciliane svelate dopo 50 anni di oblio» è il titolo della mostra che verrà inaugurata oggi alle 17 al Museo "A. Pepoli" .
Promossa dall'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana resterà aperta al pubblico sino al 5 maggio. La mostra, curata dalla direttrice del Museo di Valeria Li Vigni, vuole valorizzare e restituire alla fruizione una parte significativa della ricca collezione di maioliche siciliane del Museo da più di mezzo secolo dimenticate.
«La disponibilità di spazi espositivi nell'ampia sala progettata da Franco Minissi per i coralli trapanesi, resa possibile grazie al trasferimento temporaneo delle opere alla mostra «I grandi capolavori del corallo», in corso di svolgimento a Catania - scrive la direzione del Museo in una nota - ha consentito infatti di riportare alla luce una selezione di trentotto manufatti, rappresentativi della produzione delle fabbriche siciliane di Caltagirone, Sciacca, Burgio e Trapani tra il XVI e gli inizi del XIX secolo. Il visitatore avrà l'opportunità di mettere a confronto gli stili ed i temi decorativi delle quattro scuole isolane: dalla ceramica trapanese, contraddistinta dall'impiego della "corona robbiana" in verde con frutti e fiori, a quella saccense, caratterizzata, negli esemplari più antichi, da raffinati decori a motivi vegetali ispirati a modelli veneziani; dalle ceramiche di Burgio, vicina ai modelli palermitani e saccensi, in cui ricorre la classica decorazione a treofei di ispirazione tardo-rinascimentale, alla ceramica calatina, con la sua multiforme produzione che va dagli esemplari più antichi, ispirati a modelli spagnoli e genovesi, a quelli più recenti, con decorazioni floreali in rilievo plastico».
Gli oggetti in mostra - albarelli, rocchetti, bocce, cilindroni, bottiglie - in gran parte destinati alla conservazione di medicamenti, facevano parte dei corredi vascolari delle "spezierie", ove i preziosi vasi trovavano collocazione, spesso in modo scenografico, sugli scaffali di severi armadi lignei.
La mostra sarà aperta al pubblico (senza onere aggiuntivo al costo del biglietto d'ingresso), nei seguenti orari: da martedì a sabato: 9,00-13,30; 14,30-19,30; domenica e festivi: 9,00-12,30. Lunedì chiuso.
L'evento è reso possibile grazie alla sponsorizzazione della ditta "Athena Antichità", di Emanuela, Stefano e Michele Tortorici, attenta alla conservazione, alla conoscenza ed al recupero del patrimonio culturale siciliano. Si rinnova così la sinergia tra pubblico e privato, messa in atto sempre al Museo pepoli nel recente evento espositivo dedicato al pittore palermitano Giovanni Lentini.