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Si prepara la stretta contro le agenzie di rating

Creato il 20 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Giuseppe Timpone il 20 ottobre | ore 13 : 28 PM


Commissario UE al Mercato Interno Michel Barnier

La Commissione Europea starebbe varando, per mano del Commissario al Mercato Interno Michel Barnier, una proposta di legge, che vieterebbe alle cosiddette tre sorelle (Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch) di esprimere valutazioni sul debito sovrano degli stati dell’Eurozona considerati vulnerabili.
La European Securities and Markets Authority, una sorta di Consob europea che si occupa di integrare i mercati dei singoli stati nazionali, potrebbe avvalersi del diritto di far sospendere ogni tipo di valutazione da parte delle tre agenzie, con riguardo al rating dei titoli di stato, i cui governi siano in trattative per ottenere prestiti o quando la notizia avvenisse in un momento inopportuno, destabilizzando l’economia globale.
Una stretta abbastanza forte, che l’Europa si avvierebbe ad imporre, per evitare di subire ancora le turbolenze dei mercati, come conseguenza dei vari declassamenti o variazioni di outlook delle agenzie di rating.
Le suddette agenzie, infatti, si occupano di assegnare un giudizio ai titoli di stato emessi da ciascun Paese. Più il giudizio è alto, più sostenibile e solido viene considerato il debito sottostante, segnalandolo ai mercati, i quali pretenderanno così un rendimento più basso, essendo i bond molto sicuri. Viceversa, nel caso in cui si dovesse “tagliare” il giudizio su un debito sovrano.
L’accelerazione della proposta di Barnier potrebbe essere messa in relazione alle voci ventilate negli ultimi giorni su un possibile declassamento della Francia e persino della stessa Germania. Moody’s ha anche messo sotto osservazione l’outlook di Parigi.
In altri termini, la mossa del francese Barnier potrebbe essere vista quale forma di pressione verso le tre agenzie, affinchè si astengano dall’emettere giudizi “inopportuni”.
Già da mesi esiste una polemica tra le “tre sorelle” e Bruxelles, tanto che in estate i vertici di Standard & Poor’s risposero ironici alle critiche della UE e poi degli USA, dichiarando che accusare le agenzie di rating delle turbolenze sui mercati è “come se uno che ha la febbre, se la prendesse con il termometro”.


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