Se tutto è iniziato con Henry David Thoreau e il suo celebre “Walden overo Vita nei boschi”, ed è continuato con svariate figure sempre a metà tra la mitizzazione e il biasimo come, ad esempio uno fra tutti, Christopher McCandless aka Alexander Supertramp, adesso è il momento di una donna.
Una vita in cui il metro di misura delle cose non sia il denaro è prerogativa utópica di molti, ma alcuni che la mettono effettivamente in pratica esistono. Lei è una giornalista freelance di trent’anni che responde al nome di Greta Taubert, ed ha deciso di rinunciare per un anno intero al denaro.
La domanda che ha scatenato l’esperienza è stata come si vivrebbe in caso di collasso economico, in Europa. É curioso che ciò sia venuto in mente ad una donna tedesca, essendo la Germania al momento una tra le grandi potenze mondiali e di certo la potenza europea per eccellenza, sinonimo di relativa stabilità e guida – alle volte controversa – per gli altri Paesi dell’Unione. E la Taubert ha deciso di lasciare la sua impresa alle pagine di un libro che in tedesco si intitola “Apokalypse Jetzt” e che prende spunto dal celebre film sul Vietnam di Coppola, Apocalipse Now. E il parallelo a ben guardare c’è: cibi solo procurati da un orto di una comune e prodotti di seconda mano sono stati ciò che si è concessa per un anno, insomma solo ciò che riusciva a trovare in quel che secondo i canoni occidentali contemporanei è più sopravvivere che non vivere. L’ottica economica è quello del crescimento continuo, mentre al contrario il mondo in cui viviamo ci sta dimostrando che è limitato di risorse e possibilità: è in questa prospettiva ancora che Greta Taubert si ricavava da sola i prodotti per l’igiene intima quali deodoranti, dentifrici e saponi.
Senza dubbio un punto di vista differente e interessante che può essere uno spunto di riflessione per la portata rivoluzionaria che ha in sè.