Fermo Banfi, uno dei quattro indagati nell’omicidio di Alina Cossu si è tolto la vita .
Fermo Banfi, ottico di 73 anni, aveva la vetrina della sua attività vicino al bar dove lavorava Alina Cossu, la ragazza di 20 anni uccisa nel 1988 a Porto Torres. L’uomo, ieri sera, si è lanciato dalla finestra dell’ospedale in cui era ricoverato per una grave patologia.
Banfi, indagato insieme ad altre quattro persone, ha sempre proclamato la sua innocenza. Nell’ultimo periodo la sua malattia si era aggravata e dopo una tracheotomia era nuovamente ricoverato. In questi giorni l’inchiesta sull’omicidio si era riaperta, con la richiesta della riesumazione del cadavere della giovane con l’obiettivo di recuperare tracce di Dna da utilizzare per successive comparazioni. Lo stesso avvocato del suicida afferma però che questo estremo gesto non ha nulla a che fare con l’inchiesta.
Alina Cossu venne massacrata di botte e strangolata la notte del 9 settembre 1988, e poi abbandonata sulla scogliera di Abbacurrente.