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Si viene e si va.

Creato il 12 dicembre 2011 da Luciusday
Si viene e si va. Dopo aver passato con un mio amico quasi dieci ore nella biblioteca centrale (aperta ininterrottamente, come già detto, dalle 8 di mattina alle 6 di mattina del giorno dopo), abbiamo oggi capito: effettivamente non è stata una grande idea quella di richiedere a Roma l'appello straordinario degli esami per gli studenti Erasmus. Così facendo, abbiamo assistito a una specie di "scissione linguistica" nelle materie in cui stiamo studiando; le lezioni che frequentiamo sono in lingua tedesca - eccezion fatta per un solo corso - e dobbiamo studiare invece in italiano per gli esami che dovremo dare nel giro delle prossime due settimane (io tra cinque giorni). Senza contare il fatto che avremmo potuto usare questi mesi, passati sui libri (italiani), per migliorare la lingua studiando un po' più di grammatica, e per portarci avanti lo studio di lezione in lezione, io e i miei amici romani stiamo preparando tutti esami completamente diversi - io costituzionale, un altro diritto del lavoro, un altro ancora amministrativo. Insomma materie tutte uguali, manco possiamo studiare assieme. Della serie "What a God taxi driver".
Si viene e si va. D'altra parte invece assistiamo a fenomeni di baracc gente che, non avendo (beati loro!) così tanto da fare, va e viene, viaggia in lungo e in largo attraverso la Germania e l'Europa: la maggior parte dei nostri amici spagnoli (incluso un'ormai italo-spagnolo) ora è a Stoccolma e torna domani (rectius: oggi), altri sono andati a Berlino per conto proprio, altri ancora invece con un viaggio organizzato dall'università. Delle nostre amiche ormai passano i loro fine settimana a Francoforte, c'è chi va a Stoccarda, a Norimberga etc. La settimana scorsa c'era l'opportunità di prenotarsi per un viaggio a Strasburgo, sempre organizzato dall'università, nel quale era compresa la visita al Parlamento Europeo. Ovviamente riesco a perdere l'autobus e ad arrivare un quarto d'ora di ritardo, pochi minuti ma fatali: niente da fare, l'ultimo posto era stato da poco assegnato. Ho scazz Mi sono dovuto accontentare di un settimo posto in lista d'attesa. Le speranze che istituiscano un secondo pullman per andare sono sempre più fioche. E vabbè.
Tra cinque giorni un esame, tra quattro il ritorno in Italia, dopo tre mesi di assenza.

Si viene e si va.

Meglio del Colosseo e del... traffico, cosa potrebbe rappresentare Roma? ;)

Non ero mai stato lontano da casa tutto questo tempo: il massimo finora sarà stato un mese e mezzo, due volendo esagerare. Eppure il tempo è davvero volato, e la coscienza di esso non è riuscita a stargli al passo (meno male che forse un mio amico quando risale si porta l'auto). Roma, abbandonata il 2 settembre di un giorno immerso in una non arrendevole calura post-estiva, deserta in quell'inizio di tran-tran lavorativo e routine in cui la gente ha ancora la testa fra le nuvole (e che "nuvole"), sarà di nuovo mia per circa due settimane, e quando torno voglio di nuovo sentire di appartenerle come sempre, ricominciare a imparare a guidare dopo aver praticamente disimparato a farlo in questi tre mesi; cingerla quindi con la mia guida attraverso le sue strade più famose del centro, rimanere ingarbugliato nel traffico, eterno almeno quanto la città (se non di più... chi vi dice che Romolo e Remo non si siano scannati per una questione di precedenza? :D), ma anche attraversare sfrecciando la bruttissima Tangenziale Est tra le 23 e le 6 di mattina (Roma è tutto, Roma è anche questo), cantando in macchina a squarciagola con i miei amici. 
Rimettere piede a Tor Vergata, invece, sarà tutto un altro effetto, dopo aver fatto ormai l'abitudine a questa meravigliosa università qui a Mainz, che consta di locali e organizzazione (quasi) impeccabili, per di più offerti da una città molto più piccola, che dal punto vista culturale e sociale non ha le stesse possibilità romane (non per colpa sua ovviamente). Anche però riattraversare quei corridoi sicuro mi farà impressione.
Ci vediamo a Roma... Pulchra vobis! ;)
P. S. Che poi ovviamente il giorno del mio (presunto) esame c'è lo sciopero dei mezzi... -.-' bentornati a Roma!
P. S. S. Ma poi che cazzo mi faccio il sentimentale... sono solo tre mesi, no? Allora che dirò alla fine dell'anno intero (che poi dovrebbero essere 13 mesi)? ;)

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