Vive in un paesino nella nebbiosa pianura bolognese, è ancora vergine, non proprio bello e di una timidezza patologica. Vivacchia Luca, lavora a testa bassa per dimenticare i suoi insuccessi, le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche partitella a carte con i vecchietti del circolo Arci. Un fratello ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato di essersene andato di casa completano il quadro. Una vita senza colore, la sua, nell’attesa del grande amore. Ma di tempo Luca non ne ha più. Una brutta tosse trascurata, lunghe analisi mediche e una diagnosi che non lascia scampo. Insieme all’angoscia e alla paura arriva, però, anche la fede e ha la voce di Don Edoardo, il sacerdote degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a far nascere in Lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che gli rimane. E così, anche l’incontro con Anna, prostituta dal viso bellissimo e dall’atroce passato, riesce a fargli superare definitivamente la paura di vivere e di morire. Ricca di elementi autobiografici e scritta con un’ironia pungente e spietata, questa è l’ultima testimonianza che Stefano Baldi ci ha lasciato prima di andarsene.
Un romanzo gioioso ancorché straziante, un inno alla speranza, una preziosa lezione per chi ha perso di vista la bellezza del mondo.
«Questo romanzo si è rivelato capace di affascinare il pubblico e veleggiare da subito nella parte alta delle classifiche di vendita italiane.»
Matteo Sacchi, Il Giornale
«Lazzaro, protagonista del romanzo, è l’alter ego dell’autore. Entrambi scoprono nella malattia una forza che non conoscevano. Il finale però è diverso.»
la Repubblica Sera
«Sia fatta la tua volontà è un libro dalla forte connotazione autobiografica. Prende le mosse come concitato romanzo generazionale per sviluppare poi una tematica intensa e sorprendente.»
Alessandro Zaccuri, Avvenire
«Storie vere e struggenti, la svolta della nuova narrativa.»
Affari Italiani
«…È un romanzo davanti al quale ogni commento è superfluo, un messaggio d’amore e di speranza che non può far altro che rinfrancare, esortare a cogliere le opportunità della vita prima che un evento catastrofico la sconvolga per sempre.»
Pupi Avati
«Teniamolo ancora un po’ questo libro, lì sul comodino, anche quando avremo voltato l’ultima pagina. E di sera, magari, prima di chiudere gli occhi, diamoci uno sguardo. Si fa così con i regali. Perché questo romanzo è un regalo, di quelli preziosi.»
Avvenire
«Con ironia, fermezza e coraggio, Stefano è stato in grado di ripercorrere le tappe della sua esperienza, e il suo libro è una testimonianza toccante e profonda di una vita resa straordinaria dall’intensità con la quale è stata vissuta.»
Katia Cocchi, moglie di Stefano Baldi
Inutile girarci intorno: è una storia di cancro, un tumore che colpisce un giovane di 26 anni e gli lascia poche speranze. Si tratta di una storia in parte autobiografica, perché l’autore si è spento a 34 anni proprio a causa del cancro.
Una storia che fa arrabbiare, che rattrista, che spaventa, che fa sorridere. Nella pagine del romanzo emerge un dolore sordo, autentico, condivisibile, è il dolore di un ragazzo che troppo presto deve arrendersi al destino. Ma che allo stesso tempo non vuol perdere un secondo della vita che gli rimane.
Un libro consigliato a chi dimenticato il senso della vita. Quindi, alla maggior parte di noi.