Correvano la fine degli anni 80 e Sting cantava Russian ricordandoci lo spettro della guerra fredda.
Gorbaciov era il presidente della speranza e,con quella voglia simpatica stampata in fronte,mi dava tranquillita’.
Era piu’ vicino a noi mediterranei,piu’ consono alla difesa dei valori della vita e della pace comune.
Oggi leggo che una nave russa arriva vicino le coste siriane perche’ vuol difendere la Siria stessa dai missili anti Isis che l’America lancera’ nel territorio siriano stesso.
Missili che,alla luce delle ultime rivelazioni inerenti l’uso del gas da parte di Damasco sui civili,potrebbero prendere altre direzioni.
Correva l’anno 1980 e i russi in crisi di identita’ si ponevano la domanda da mille dollari:continuare col comunismo oppure modernizzarsi con le nuove ideologie piu’ liberali e consone ai tempi.
Ma oggi con Putin di mezzo sembrerebbe alto un vecchio ritorno al dualismo dei tempi di Regan.
E allora l’islam feroce e fuori controllo appare un trampolino di lancio per altre questioni vecchie da regolare.
Mi e’ sembrato piu’ realista e sincero il presidente iraniano,che con la calma serafica all’Onu,ha spiegato che molti errori sono stati fatti dall’America con la sua invadenza in questioni estere.
Avra’ anche i suoi scheletri nell’armadio quest’uomo,ma e’ evidente come non abbia tutti i torti poi.
Dai tempi dell’11 settembre delle torri gemelle,appare evidente come la politica della vendetta esportata fuori dalle mura americane,mette a rischio tutto il pianeta.
Vale la pena andare dietro al treno a stelle e strisce,rischiando la pelle dei propri cittadini?
Vale la pena accettare la sfida all’Isis e professare il credo del dente contro dente per dire di essere giustizieri e profeti della sicurezza del mondo?
Molti opinionisti credono che l’Islam possa essere lasciata sola senza interferenze alcune.
Che la si possa far agire secondo le proprie regole e ideologie.
Del resto dovremmo aspettarci dagli imam sparsi in Europa,rimproveri e tirate di orecchio a chi distorce la dottrina dell’islam stesso.
Fatto sta che ,a detta del capo dell’intelligence europea,e’ troppo tardi per fermare i jihadisti sparsi in Europa stessa.
Siamo pronti a pagare le conseguenze di comportamenti espansionistici americani?
O siamo proprio dinanzi allo scontro di religioni che,addietro,Oriana Fallaci aveva intuito e anticipato nei suoi libri?