Riceviamo dall’associazione Valle virtuosa e volentieri pubblichiamo.
La Valle d’Aosta sta per compiere una scelta che Reggio Emilia ha fatto 44 anni fa e che oggi decide di abbandonare. Non si può certo dire lungimirante il nostro Governo regionale, che nel 2012 decide di incenerire la parte indifferenziata dei rifiuti, mentre nella città emiliana si sceglie di smantellare definitivamente l’inceneritore realizzato 44 anni fa e via via aggiornato tecnologicamente. Al suo posto, un moderno e
collaudato impianto di trattamento meccanico biologico (TMB). «È stato il porta a porta a farlo chiudere», ha dichiarato il sindaco Graziano Delrio. «Se siamo arrivati alla chiusura, e non al trasferimento dell’inceneritore come si ipotizzava in un primo tempo, è stato grazie al lavoro collettivo che dal 2004 i cittadini reggiani e le amministrazioni pubbliche hanno portato avanti insieme, partendo dal porta a porta sperimentale nella Settima circoscrizione fino al modello Reggio di raccolta integrata e alla decisione per l’impianto di trattamento meccanico biologico».
Si tratta di un ulteriore argomento a favore delle soluzioni alternative all’impianto di incenerimento proposto dal Governo regionale.