Quando si parla di Andrea Diprè viene inevitabilmente da domandarsi se il vero fenomeno sia lui oppure i personaggi strambi e decisamente borderline che presenta nei suoi ormai cliccatissimi video.
Facciamo il consueto passo indietro per tutti coloro che nell’ultimo anno fossero vissuti in Botswana oppure per tutti coloro che, al pari di quelli che negli anni ’90 si vantavano di non avere la tv, oggi si vantano di usare poco internet.
Il Dott. Avv. Andrea Diprè nasce a Tione di Trento nel 1974 e inizia la sua carriera proprio come avvocato. Fin qui, sono tutte informazioni ufficiali tratte dal suo sito internet. Poi, come avviene per il passato di Amanda Lear, se ne perdono un po’ le tracce e diventa tutto abbastanza oscuro fino ai giorni nostri. Dicheno abbia cominciato a farsi conoscere già negli anni ’80, quando sulle tv locali si proponeva come critico d’arte mentre, accanto a lui, giovani e disinibite ragazze si liberavano dei loro inutili indumenti.
Dai suoi esordi fino ad oggi, Diprè non ha cambiato molto e sembra aver trovato il mix perfetto di trash e “opere d’arte”, al punto da garantire a tutti i personaggi da lui proposti, le “opere d’arte mobili“, un grandissimo successo. Con milioni, ma che dicono milioni, miliardi (Manuel Cardella, mi leggi?) di visite per i suoi video su Youtube.
Per capire meglio di che cosa tratta il Dott. Avv. Andrea Diprè, ho elaborato una mia personalissima Top 5 dei suoi video.
1. Peppe Fetish, leccatore di piedi da Andrea Diprè
2. Il critico d’arte prof. Andrea Diprè con Paola e Patrizia Poliseno e due cloni alieni
3. Incontro tempestoso di Sarah Kennedy con Andrea Diprè
4. Sasha Grey creates an incredible masterpiece for Andrea Diprè
5. La pornomaga Lia Torrisi
Ho avuto modo di ascoltare Andrea Diprè ospite a Radio Deejay dal Trio Medusa e l’idea che mi sono fatto è che sia una persona molto auto ironica, consapevole di quel che fa e soprattutto molto intelligente. Non è un critico d’arte professionista, come avrete intuito, ma ha costruito un fenomeno oserei dire “sociale” intorno a questa idea che chiunque può essere un’opera d’arte mobile. Così facendo, è riuscito a scoprire e valorizzare personaggi appartenenti alla miniera d’oro che prende il nome di “internet”.
La grande perplessità che rimane è se sia corretto “sfruttare” persone che sono evidentemente poco equilibrate e mentalmente stabili per farne dello spettacolo (non a caso anche Sara Tommasi è stata spesso ospite di Diprè). Qualcuno potrebbe obiettare che alcuni programmi televisivi non si discostano molto da questa impostazione. Posso essere d’accordo, ma la consideriamo una scusante?
Tuttavia un grande insegnamento il Dott. Prof. Avv. Andrea Diprè ce lo lascia: siamo tutti opere d’arte mobili. O, a scelta, critici d’arte di successo. E senza aver mai preso un pennello in mano, né tantomeno una laurea in storia e critica dell’arte.
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Il post Siamo tutti opere d’arte mobili: best of Andrea Diprè, scritto da Signor Ponza, appartiene al blog Così è (se vi pare).