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Sicilia - Il Prefetto Aronica censura 21 articoli della Legge Finanziaria

Creato il 09 maggio 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi
Sicilia - Il Prefetto Aronica censura 21 articoli della Legge Finanziaria
Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, Carmelo Aronica ha stabilito che: "Le disposizioni degli articoli 8, 13, 15, 16, 25, 28, 40, 46, 49, 55, 56, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 69, 71, 74, allegato 1, relativo all’art. 72, limitatamente ai capitoli 320013, 320014 e 320015, danno adito a censure di ordine costituzionale" e pone "la censura di costituzionalità per violazione dell’art. 81 della Costituzione" degli articoli suddetti.
Tra i 21 articoli della Legge Finanziaria, l'articolo 15 che prevedeva lo stanziamento di 600 mila euro per affrontare il problema del traffico a Messina. Secondo il Prefetto Aronica, non sono stati definiti "i criteri per il riparto ai singoli comuni e le quote da assegnare ad ogni singolo scopo", quindi la previsione "appare lesiva del principio di legalità posto a fondamento dell'azione amministrativa e, pertanto, in contrasto con l'articolo 97 della Costituzione anche sotto il profilo dell'incertezza e della difficoltà nel dare attuazione allo stesso, atteso che peraltro alcune delle finalità individuate dalla norma costituiscono già oggetto di autonomi e distinti finanziamenti a carico del bilancio regionale". L'articolo 15 aveva fatto litigare dei deputati in aula. Erano stati soprattutto i deputati, bipartisan, di Messina a 'sponsorizzare' la somma per i vigili. In un primo momento la somma prevista era di 1,2 milioni di euro, poi dimezzata dopo un emendamento dei grillini.
Censurato anche l'articolo 16, che dà facoltà alle Isole minori siciliane di introdurre un ticket turistico fino a 5 euro, perchè in base "all'articolo 36 dello Statuto Speciale" non è previsto che "gli enti locali situati nel proprio territorio" siano autorizzati "ad istituire tributi locali".
Stop anche all’articolo 13 sulle royalties, che in particolare prevede l’incremento, a far data dal primo gennaio 2013, del 20% per la produzione di idrocarburi liquidi e gassosi ottenuti nel territorio della Regione che il titolare di ciascuna concessione e’ tenuto a corrispondere annualmente. Per le medesime concessioni non sono previste esenzioni al pagamento delle aliquote stesse. Era stato il M5S a presentare un emendamento all’articolo 13 per "disincentivare il saccheggio della Sicilia che passa anche per le acque e gli idrocarburi". 

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