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Sicilia: morti e (in)giustizia

Creato il 03 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Sicilia: morti e (in)giustiziacon l'accusa di avere ucciso il pomeriggio del 24 dicembre scorso, Eufemia Biviano,
Non è ancora chiaro il movente del delitto che potrebbe essere un tentativo di rapina. Nel porto di Sottomonastero, dove Cannistrà è stato portato per essere imbarcato per Milazzo, oltre 200 eoliani hanno gridato insulti al fermato. 
Il sindaco Mariano Bruno e il parroco Peppino Mirabito hanno espresso parole di plauso e ringraziamento ai carabinieri. La partenza della motovedetta è stata salutata da un lunghissimo applauso ed in Sicilia, intanto, altri macabri ritrovamenti.
A Palermo impiccato a un albero nel parco di Villa Bonanno di fronte la questura, un ragazzo romeno di 23 anni,  è stato trovato da un giardiniere. La sua morte, secondo i primi accertamenti, risalirebbe alle prime ore della mattina. Il giovane indossava una tuta da ginnastica.
A Siracusa invece, un ristoratore di Lentini (Sr) Salvatore Salamone, 41 anni, irreperibile da qualche giorno, è stato fermato dalla squadra mobile di Siracusa perchè indagato del duplice omicidio dei catanesiDomenico Bertollo e Gaetano Trovato.
I cadaveri carbonizzati dei due uomini vennero trovati - nella notte tra il 20 e il 21 dicembre scorsi - in un'auto che era stata data alle fiamme nelle campagne tra Lentini e Scordia. Salamone è stato fermato a Biancavilla, nel catanese, in casa di parenti. Dietro il duplice omicidio ci sarebbero, secondo quanto emerso, motivi di interesse.
Salamone avrebbe dovuto saldare un debito di circa 20 mila euro contratto con Domenico Bertollo per lavori che quest'ultimo avrebbe eseguito per suo conto. Nel tempo questa vicenda si sarebbe inasprita sino a sfociare nelle scorse settimane nel duplice omicidio. Le vittime sarebbero state prima finite a colpi di arma da fuoco e quindi i loro corpi date alle fiamme nell'auto. Gli ulteriori dettagli investigativi saranno resi noti nel pomeriggio, alle 15, nel corso di una conferenza stampa nella Procura di Siracusa.
A Messina, la polizia  ha arrestato a Villaggio Ritiro (Messina) un pregiudicato messinese di 33 anni in quanto responsabile del reato di detenzione di armi comuni da sparo, munizioni comuni e da guerra ed ordigni bellici.
Gli investigatori della Squadra Mobile, impegnati nella ricerca di armi illegalmente detenute da soggetti appartenenti ad organizzazioni mafiose, hanno rinvenuto nell'abitazione del predetto una pistola Smith&Wesson e due bombe a mano ad alto potenziale offensivo e numerose munizioni.

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