La Ciumara vista dalla strada, al centro la casa dove si svolge la vita comune.
CIUMARA RANNI NASCE A SEGUITO DI UNA RICERCA DI UN POSTO ABBANDONATO DA FAR RIVIVERE.Roberto, l’ideatore del progetto, è stato spinto dall’idea che tali posti possano essere il giusto punto di ri-partenza: “questi luoghi, di cui è giusto prendersi cura” pensa Roberto “sono stati abbandonati dagli altri e dobbiamo viverli nell’ottica di lavorare con la natura e non contro, riducendo al minimo l’impatto negativo di soluzioni aggressive contro l’ecosistema nel quale si è immersi. Per esempio: per sciogliere i nodi selvatici e spinosi che il tempo ha usato per serbare e proteggere tale luogo, è stato scelto un approccio di recupero graduale che non fa uso di attrezzatura a scoppio né di combustibili. Ciò che la lama spezza e taglia sarà capace di ripartire e rigenerare, diventando cosi il simbolo della Resilienza”.Grazie ad un appello lanciato da Roberto sulle diverse reti sociali, è stato possibile incontrare un gruppo di proprietari disposti a stipulare contratti di comodato d’uso gratuito e di fondare, poco dopo, un’associazione culturale che mette in rete “chi ha e non può e chi può e non ha”.
Gli orti sono irrigati tramite acqua di sorgente portata, tramite un centinaio di metri di tubo, fino alla vasca da bagno che si vede a destra. Più a monte ancora di questa sorgente parte una antica saia (piccolo canale in pietra) che, una volta ripristinata, porterà l’acqua a pochi metri dalla casa, una vera ricchezza.
TANTA ERA LA VOGLIA DI FAR RIVIVERE IL LUOGO che i lavori di insediamento sono iniziati ben prima che contratto ed associazione venissero ufficializzati. Così, idee, gruppo e progetto sono germogliati insieme ad i semi che per primi sono stati posti a dimora lì dove l’intrico di rovi custodiva la terra, dove scorre l’acqua sorgiva della Grande Fiumara (da cui il nome dialettale Ciumara Ranni): una fonte di vita preziosissima, che non si asciuga neanche durante i torridi mesi estivi della Sicilia. Grazie a questa ricchezza, le prospettive future di Ciumara Ranni, sono limitate solo dalla fantasia e creatività dei suoi futuri abitanti, che troveranno il proprio spazio nei 16 ettari e 12 immobili da ristrutturare. Più il numero di abitanti sarà grande e più facilmente sarà possibile svilupparvi arti e mestieri, scambiare e collaborare, riorganizzare e promuovere l’ecosistema e ricreare una la struttura sociale propria. Finora Roberto ha iniziato a sistemare la casa che, col minimo impiego di forze, poteva accoglierlo, lasciandogli il tempo per dedicarsi agli orti ed all’osservazione del territorio, propedeutica alla futura progettazione delle diverse aree. Adesso però il primo nucleo di abitanti dovrà pensare ad assicurarsi il fabbisogno alimentare e soddisfare le necessità di base come quelle relative all’abitazione; autogovernarsi, quanto possibile, rimanendo però connessi con tutto ciò che li circonda, sia questo simile o dissimile dalle scelte di vita compiute dagli abitanti del progetto. È ritenuto importante l’uso sia della comunicazione virtuale che quella fisica/reale, all’interno e all’esterno del progetto. Parimenti, coltivare diverse forme di scambio, di conoscenze e sistemi di aiuto reciproco, utilizzando il denaro che però con il tempo ceda il passo a sistemi più indipendenti e locali.
INFO IN BREVE:
Luogo: SP9 Carlentini – Sortino (SR) http://g.co/maps/4ywss
Residenti fissi: 2
Ordientamento DietEtico: l’area attualmente occupata è di orientamento vegano, ma c’è la possibilità di creare altre aree di diverso orientamento.
Viandanti, ospiti, amici vecchi e nuovi: molti ed in constante aumento
Raduni: incontro di progettazione ecovillaggio ogni primo sabato del mese, vari workshop di autocostruzione nei week end tempo permettendo.
Ettari: circa 16 ettari.
Acqua: fiume di acqua potabile sorgiva (analizzata recentemente) perenne.
Piante: bancali sinergici sempre in costruzione, centinaia di alberi da frutto da innestare (cachi, fichi, peri, susini) da raccolta immediata (noci, ulivi, sambuchi) e 2 ettari di agrumeto da liberare e rimettere in sesto ma che già produce abbastanza per il fabisogno di marmellate e spremute.
Abitazioni: 12 immobili di varia natura e struttura. Solo una è abitabile nell’immediato, può ospitare massimo 5 residenti fissi. Le altre 11 sono da ristrutturare ma hanno mura solide, pronte per montare i tetti e per le rifiniture interne.
Tipologia di recupero: possibilità di costruire in terra cruda, legno, pietra e paglia, poiché la zona è ricca di questi materiali.
Proprietà: Comodato d’uso ancora da firmare, stiamo vedendo di usare una formula 5 anni + 5 . I terreni possono però essere acquistati ma i proprietari amano l’idea della comunità a cui loro e forse i loro figli potrebbero un giorno partecipare come pari. Forme di scambio per le migliorie sono da valutare e concordare con i proprietari che sono molti e dislocati nei 16 ettari.
Per tenersi aggiornati sugli sviluppi di Ciumara Ranni,è possibile trovarli su Facebook oppure su www.ciumararanni.it
*Francesca Guidotti
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio