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Siena, il Duomo e la Bellezza

Creato il 06 aprile 2013 da Larivistaculturale @MePignatelli
Posted on apr 6, 2013 in Architettura, Arte, Chiesa, Cultura, Italia, Mostre

La Cupola del Duomo di Siena, veduta interna per La Porta del Cielo, Civita.

Se la costruzione del punto di fuga ha la capacità di portare lo sguardo verso l’alto, le vedute che la visita del Duomo di Siena offre ne “La Porta del Cielo” traghettano lo spettatore in un rapporto quasi divino con la bellezza.

La definizione di Leon Battista Alberti del punto di fuga come situato su una retta ideale che parte dall’occhio di chi osserva e che cade perpendicolarmente su un punto prestabilito dalla costruzione, aiuta a focalizzare la tela di riferimenti artistici osservabili da vicino nel nuovo camminamento aereo del Duomo.

Il sentiero nel cielo del Duomo di Siena, non era un percorso museale, era un percorso di manutenzione e di passaggio per la costruzione della chiesa stessa. Oggi è una sorta di viaggio aereo, un camminamento aperto dal restauro voluto dall’Opera del Duomo, con tutte le regole per la messa in sicurezza, nel quale si riscopre la forza trainante dell’estetica. Forza che viene dall’inaspettato, dalla meraviglia, dal bello e dall’ammirazione per il lavoro e la dedizione di altri.

Questo evento straordinario per Siena, ne rilancia il turismo e la voglia di visitare, non solo per gli stranieri. Perché il bello, che si tocca quasi con mano nel Duomo, rimette in moto sensazioni antiche. Le radici, il passato, la storia dell’arte, che compongono l’identità italiana, oggi offrono un modo nuovo di pensarsi e di dare senso alla propria vita. Danno la possibilità di scoprire angoli diversi del proprio panorama e di se stessi, ma  dall’interno delle nostre architetture, di ciò che siamo, dentro i nostri riferimenti.

La visita artistica diventa un’occasione per osservare, pensare, sentire, trovare risposte, diventa un momento interiore. In questo dialogo, attraverso una cattedrale, una scultura, o un quadro, prende forma un momento quasi meditativo, che permette un nuovo rapporto con se stessi.  Perché se il “bello” oggettivo è difficile da definire, Denis Diderot consiglia di pensarlo da un punto di vista soggettivo. Per il filosofo Illuminista infatti, è il rapporto che si crea tra un oggetto artistico e chi lo percepisce a comporre l’ideale estetico. E’ la sensibilità di ognuno ad essere interpellata dall’arte, ed è attraverso di essa che si compone l’idea del bello.

E’ dunque il rapporto con l’arte che mette in moto il senso estetico ed è una relazione essenziale da coltivare per trovare e dare senso.

Gli oggetti, i dettagli, i luoghi, le sculture, i quadri diventano dei supporti e dei veicoli del legame tra le persone e il loro patrimonio identitario.

E la bellezza che si sprigiona, diventa una sensazione intima, capace di liberare e avvicinare, trascendere e innalzare.

Quasi divinamente.

 © Melissa Pignatelli

LA PORTA DEL CIELO
Siena, Cattedrale, dal 6 aprile al  27 ottobre 2013, Sito Web qui,

Biglietti (solo su prenotazione)
Intero €25.00
Gruppo €400.00 (max 17 pax)


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