Firmato, nella notte tra venerdì e sabato, dalle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e le federazioni di categoria Fisascat, Filcams e UIltrasporti, con i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione e con le imprese assegnatarie della gara Consip, un accordo quadro per la risoluzione della complicata vertenza che vede coinvolti oltre 24.000 lavoratori ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici impiegati nei servizi di pulizia presso circa 4.200 scuole pubbliche.
(beppegrillo.it)
Proprio oggi, 31 marzo, sarebbe scaduta l’ennesima proroga dei finanziamenti dei corrispettivi di appalto agli storici impiegati nei servizi di pulizia in oltre quattromila scuole pubbliche. Il mantenimento dei servizi di pulizia, nuovi servizi, l’avvio di un percorso di politiche attive del lavoro per la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori finalizzato all’accrescimento delle competenze utili allo svolgimento delle nuove mansioni e alla riqualificazione sul piano del decoro degli istituti scolastici e la messa in sicurezza degli stessi: sono questi gli obiettivi dell’intesa che di fatto ripristina le condizioni dei rapporti di lavoro del 2013, scongiurando così la paventata riduzione dell’occupazione nel settore.
Il Miur – nell’ambito del più ampio programma per l’edilizia scolastica deciso dalla presidenza del Consiglio dei ministri – ha stabilito di destinare complessivamente 450 milioni di euro da impiegarsi sino al 30 marzo 2016 – 150 milioni per l’anno 2014, a decorrere dal 1° luglio 2014 e ulteriori 300 milioni per l’anno 2015 – al fine di affidare al sistema delle aziende gli interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti ai servizi scolastici. Contestualmente alla realizzazione degli interventi di politiche attive del lavoro e di formazione professionale, sarà avviato il programma di sostegno al reddito con il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga – anche con la partecipazione del ministero del Lavoro ai capitoli di spesa – per un ammontare complessivo di risorse pari a 60 milioni di euro. L’intesa prevede, inoltre, un sistema di incentivi all’esodo volontario per circa 700 lavoratori che già posseggono i requisiti per la maturazione della pensione nel breve periodo. L’accordo raggiunto prevede, infine, un’azione di costante controllo per verificare l’andamento e l’efficacia del sistema dei servizi di pulizia nelle scuole e degli interventi ausiliari aggiuntivi e le relative ricadute occupazionali, attraverso appositi tavoli di monitoraggio a livello territoriale e nazionale che saranno attivati dai dicasteri del Lavoro e dell’Istruzione con la partecipazione delle parti sociali.
Grande soddisfazione in casa Cisl e Fisascat. “L’azione di pressing operata in questi mesi dalle organizzazioni sindacali e la disponibilità dei ministeri del Lavoro e dell’Istruzione hanno consentito di raggiungere questo importante accordo per la salvaguardia occupazionale e del reddito dei lavoratori e del sistema delle imprese del settore, nonché per il mantenimento e la riqualificazione dei servizi scolastici”, ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat, Giovanni Pirulli. “Il processo di confronto e di partecipazione delle parti sociali ha permesso con grande senso di responsabilità di programmare azioni di sistema finalizzate a preservare il sistema regolare di appalti di servizi nelle scuole.”