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Silvio da di matto, mentre parte la più grande fiera delle banalità dopo il week end: si riuniscono i 10 Saggi. E Marine Le Pen vuole fidanzarsi con Grillo.
Creato il 02 aprile 2013 da Massimoconsorti @massimoconsortiCom'è un saggio? Ve lo siete mai chiesto voi lettori della Rowling e di Hesse, di Gibran e di Tagore? Cos'ha nella testa un saggio, come veste, di cosa si ciba, da quali esperienze di vita deriva la sua saggezza? Poi, cos'è per un saggio l'amore, la morte, l'arte, la cultura, l'economia, la politica? Abbiamo iniziato a porci queste domande dopo che il presidente Napolitano ha dato la sua personale definizione di “saggio”. Oddio, non è andato davanti alle telecamere e detto: “Per me il saggio è...”. Ha fatto di più, li ha personalizzati. Non li ha descritti genericamente, ha fatto nomi e cognomi ai quali corrispondono ovviamente, tratti somatici e storie private. Inutile dire che la nostra definizione di “saggio” non corrisponde a quella del Presidente della Repubblica, ma ormai sono tante, troppe, le cose che ci differenziano dal primo degli italiani, il condomino del Quirinale. Fra queste, l'idea che Luciano Violante e Gaetano Quagliarello possano far parte della categoria. Il dubbio che qualcuno nelle alte sfere avesse letto i nostri ultimi due post, si è dissolto questa mattina con le dichiarazioni che Silvio Berlusconiha, personalmente, rilasciato alla stampa. “Qua – ha detto Silvio – si vuole solo prendere tempo”. Lo ha capito perfino lui, figuriamoci gli altri. Ma il ragionamento di Silvio, quello che si nasconde fra le righe di una affermazione che, di fatto, brucia le due commissioni di saggi, è: “Tutti d'accordo, dal Pd ai 5Stelle, vogliono arrivare al 15 aprile per eleggere un presidente della repubblica di sinistra o, almeno, appartenente a quell'area. Io sarò fatto fuori miseramente e allora addio impunità ad libitum”. Cari amici e confratelli in italianità del centrodestra, ma vi rendete conto che, ancora una volta, il vostro leader punta decisamente a farsi i cazzi suoi e fanculo l'Italia? Vi rendete conto che a lui di risolvere il problema della disoccupazione non frega una mazza? Ma non vi chiedete perché si sia dichiarato disponibile a governare perfino con Bersani leader? L'unica strada che Berlusconi ha per salvarsi dalla galera, è la Grosse Koalition basata sul ricatto della governabilità. “Volete governare? - dice Silvio – bene, ci sto, però datemi il Quirinale”. Sta vivendo ore di terrore, il Capataz sovrano. Ha trascorso la peggiore Pasqua della sua vita, e senza uno straccio di amico che gli regalasse, dentro l'uovo, l'ennesima intercettazione telefonica in grado di tirarlo fuori dai guai. Per la prima volta, da venti anni a questa parte, Silvio sente odore di “pacco” e non sa, se non con il ricatto, come predisporre il “contropacco”, temendo un “contropaccotto” (grande Nanni Loy). L'impressione è che The Great Sages Band, abbia le ore contate. Che Silvio abbia sgamato tutto e che la sorpresa espressa dal Quirinale, per la presa di posizione netta del centrodestra, sia la conseguenza di un unico pensiero: “Cazzo, ha capito!” Intanto, dal versante M5S si viene a sapere che il nome che i Five Stars proporranno per il prossimo presidente della repubblica, sarà scelto dal popolo del web, da quella ristrettissima cerchia di internettomani, scelti personalmente dal Capo in anni di appassionato blogeraggio. Non c'è verso di sapere come entrare a farne parte, quali credenziali occorrano, chi decide l'accoglimento o meno della domanda di iscrizione (ce ne sarà una o no?) al club più esclusivo del mondo. Il M5S più che il popolo della Rete, ci sembra un popolo di eletti, categoria che da sempre ci sta cordialmente sulle palle (la sindrome grillesca, purtroppo, ha colpito anche noi). Però Beppe ha fatto colpo. È riuscito a far innamorare perdutamente di sé la signorina Marine Le Pen, che lo sta bombardando di sms per fissare un appuntamento con lui. La “noire” di Francia ha fatto outing, dichiarando apertamente il suo folle amore per il comico italiano. Al primo incontro parleranno di uscita dall'Euro, di Petain, di quel film bruttissimo intitolato Shoa, perché la Shoa è solo un film, del complotto giudo-pluto-massonico che ha messo in ginocchio l'Europa, e di un figlio da mettere in cantiere che potrebbe chiamarsi Jean-Marie, Front National, Benito. E noi dobbiamo ancora sorbirci le dichiarazioni di Crimi-Pisolo e della Lombardi-Ballarò... ma per favore, qui c'è qualcuno che vuole che Silvio governi nei secoli dei secoli. Amen.
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