Silvio: “Ridurre i privilegi e le spese”. Lo strano caso del lanciafiamme di Calderoli.
Creato il 28 giugno 2010 da Massimoconsorti
@massimoconsorti
Agenzia Agi. Toronto 28 giugno. Ore 8:54:28. Berlusconi: “Abbiamo messo gli occhi dentro l'amministrazione dello Stato, le regioni, le province e i comuni e ci si è accapponata la pelle. È chiaro che chi ha la responsabilità di governare le regioni difenda lo status quo, perché molto spesso si tratta di abolire enti, il che vuol dire persone che si devono cercare un altro lavoro. È sempre difficile e doloroso. Ma non si può andare avanti così a sprecare i soldi dei cittadini”. Berlusconi ha una strana teoria sullo “spreco dei soldi dei cittadini” , infatti si parla di sprechi solo quando a spendere sono gli altri, se lo fa lui si tratta di investimenti. Allora vediamoli gli investimenti del Re e, giacché ci siamo, diamo un’occhiata anche a quella delle cortigiane e dei cavalier serventi (fonte Il Fatto Quotidiano). L’Italia sta vivendo un momento di grande crisi e, dovendo farci fronte, Palazzo Chigi ha sforato il suo badget annuo “solo” di un miliardo 592 milioni 238 mila 740 euro, iniziando con il raddoppiare proprio le spese per il “funzionamento della Segreteria Generale”, aspetto che, in un momento come questo, è il primo su cui si dovrebbe intervenire dimezzandolo. Come si sa, dai fondi del Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio, escono le “poste” destinate alle “missioni dei dipartimenti” e ai “ministeri senza portafoglio”, il che significa che sono soldi extra rispetto a quelli stabiliti dalla Legge Finanziaria per ogni dicastero. Il Segretariato Generale, insomma, è la mucca destinata a essere munta un po’ da tutti tanto che alla fine, quando si tirano le somme, la poverina deve ricorrere alle cure del veterinario dell’Amaro Averna per farsi curare le tette strizzate da mani maldestre. Il funzionamento in sé del Segretariato è costato ai contribuenti, cioè agli italiani, 142 milioni di euro in più di quanto previsto mentre, le spese relative alle “missioni dei dipartimenti” e ai ministeri senza portafoglio hanno abbondantemente superato il miliardo. C’è da dire che, all’interno di questi 142 milioni,ci sono state anche spese non differibili, come quella per la Festa degli Alpini di Latina (5 milioni) e i XVI Giochi del Mediterraneo, per la cui realizzazione Silvio “il Risparmiatore” ha attinto ai fondi destinati ai settori industriali in crisi. Il vizio di attingere ai soldi destinati alle “aree depresse”, ai “settori industriali in crisi” e più in generale al welfare, deve far parte del dna del Partito dell’amore, come dimostrano gli euro tolti al Sulcis per finanziare il Louis Vuitton Trophy di vela. La parte del leone, comunque, l’ha fatta ancora una volta la Protezione Civile. La struttura della Presidenza del Consiglio, di cui è capo superman Bertolaso ha speso 141 milioni di euro contro i 63 previsti e attenzione, non per le emergenze, per le quali se ne sono andate ben altre cifre, ma per il solo funzionamento, cioè per l’apparato. Per le piccole emergenze, Bertolaso ha usato lo strumento delle “variazioni di bilancio”, per cui ha speso 100 milioni di euro per il “grave pericolo” che corre l’area archeologica romana, 50 per le avverse condizioni atmosferiche e 20 per la frana di Messina. A fronte di questa voragine di euro cash un po’ per tutti, ci sono da registrare le singole imprese di ministri e dipartimenti che hanno continuato a vivere alla grande. La neo ministra signora Brambilla, che da animatrice dei club di Forza Italia è passata direttamente ai villaggi turistici occupandosi di turismo, ha speso 24 volte tanto la previsione iniziale di spesa, lievitata da 600 mila a 15 milioni di euro. Il “tagliatore di sprechi e stipendi” e fucilatore degli “intellettuali di sinistra” Renato Brunetta, ha speso otto volte di più di quanto previsto passando da 737 mila a 5 milioni e 800 mila euro. All’appello non poteva mancare Mara Carfagna, alla quale però va dato atto di aver speso molto per l’istituzione dell’”osservatorio sulla pedofilia”, da 1 milione 400 mila euro è passata a 7 milioni 257 mila. L’affaire Stefano Cucchi è servito se non altro a far rivivere un personaggio che sembrava scomparso dalla scena politica nazionale, relegato com’era, in un angusto ruolo di sottosegretario: Carlo Giovanardi. Le sue politiche antidroga sono costate al contribuente un milione e 800 mila euro oltre ai già previsti 4 milioni. A sua difesa va detto che, occupandosi anche di “famiglia”, per questo secondo incarico non ha speso un euro in più di quanto assegnato, considerato che il Convegno Europeo delle famiglie numerose è stato totalmente finanziato dalla…Protezione Civile, un vero e proprio disastro. Registriamo, a suo onore e totale merito, la stretta osservanza al budget destinato al Ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. Dopo averne parlato malissimo in più di una occasione, prendiamo atto che Calderoli si è dimostrato uno dei pochi "uomini virtuosi" di questo governo. Per il suo ministero erano stati infatti previsti 3 milioni e 500 mila euro. Ne ha spesi 2 milioni e 477 mila con un risparmio di oltre un milione di euro. A questo punto ci sorge un dubbio: o Calderoli ha fatto solo in parte le cose per le quali era stato nominato o non sa come spendere i soldi dopo essere vissuto felicemente su un ramo per diversi anni, nutrendosi dei frutti della natura. E comunque la si voglia mettere, 2 milioni e 477 mila euro per un lanciafiamme, anche se di nuova generazione, a noi sembrano francamente troppi.
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