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Simpatici, questi infiltrati del Bischero... Più efficienti del Tafazzi

Creato il 08 agosto 2013 da Tafanus

Simpatici, ma un po'... come dire... "diversamente intelligenti". Prendele quel tale che si firma Emanuele P. (quello che tiene scrupolosamente nota delle mie vacanze, e ogni volta ne parla come se fossi andato a Londra o ad Antigua con un Falcon privato. A fronte di una cosa che sanno tutti (tranne lui) mi chiede se "ho le prove" delle spese da crapulone di Matteo Renzi. L'imbecille ignora che "le prove" si formano nei dibattimenti, e sono di competenza della magistratura. Ma noi abbiamo "le prove" che la Corte dei Conti ha aperto un'indagine, che sulla stampa sono emerse notizie sconvolgenti su questo moralista del cazzo, e che ciò che è emerso non ci piace. Ma sono cosucce che affascinano tutti i poveracci.

Emanuele mi fa venire in mente un aneddoto che girava per Napoli nel dopoguerra, ai tempi della miseria più nera, quando i poveracci vivevano nella adorazione degli arricchiti che "andavano a mangiare il gelato alla "Scimmia". Nientemeno...

Si narra che di domenica mattina i poveracci dei "bassi" e delle periferie più squallide facessero anche loro il colpo di vita: la mamma faceva indossare ai ragazzi le giacche meno sdrucite che c'erano in circolazione, e poi li guidava, intruppati, verso il "colpo di vita":

"...jamm' belli, ca mammà ve porta annanzi 'a Scimmia, a veré i signuri ca se magnano 'o gelato..."

Ecco... chissà perchè, questo tizio mi ricorda questo episodio... Con un di più di cretinaggine, perchè poi le provocazioni spingono a cercare dettagli troppo presto rimossi, come le bottiglie di vino da 120.000 lire l'una, o come il vìaggetto (di lavoro, of course) negli Stati Uniti - dell'ottobre 2007 - costato all'erario 70.000 euro. Scopo del viaggio ed obiettivi raggiunti assolutamente sconosciuti.

Io credo che se Renzi avesse un paio di grammi di cervello, del supporto di questi Comunardo Niccolai, re dell'autogoal, farebbe volentieri a meno. Tafanus  

Cene, viaggi, fiori, pasticcini La Corte dei Conti indaga su Matteo Renzi

Sotto esame i rimborsi del periodo 2005-2009, quando il sindaco di Firenze guidava la Provincia.

Cene, viaggi, fiori, pasticcini La Corte dei Conti indaga su Renzi

Aragoste, vini pregiati, soggiorni negli Stati Uniti, biglietti aerei, cene, pasticcini e fiori: il giovanissimo Matteo Renzi, quando era presidente della Provincia di Firenze, si è adeguato con estrema disinvoltura al modus operandi dei politici di professione. E così, tra gli spaghetti al caviale di Luigi Lusi e gli sprechi della giunta regionale di Renata Polverini per la comunicazione, l’attuale sindaco di Firenze e possibile candidato premier per il centrosinistra si insinua tra i due esponenti simbolo dello sperpero del denaro pubblico. Anche la Corte dei Conti vuole vederci chiaro sui conti della Provincia dell’era renziana: ci sono troppi rimborsi senza giustificativi adeguati e un uso allegro delle carte di credito da parte del rottamatore.

Dal 2005 al 2009, nel periodo in cui Renzi è stato presidente, la Provincia ha speso 20 milioni di euro. Il capo di Gabinetto Giovanni Palumbo, nominato da Renzi, ha firmato decine e decine di delibere per rimborsi di spese di rappresentanza per il presidente che aveva a disposizione una carta di credito con limite mensile di 10mila euro di spesa. Nell’ottobre 2007 però, durante un viaggio (ovviamente di rappresentanza) negli Stati Uniti, la carta viene bloccata “a garanzia di un pagamento da parte di un hotel a Boston”, si legge nella delibera del 12 novembre 2007. Renzi, trovandosi senza carta di credito della Provincia è costretto a usare la sua per pagare 4 mila dollari (pari a 2.823 euro) all’hotel Fairmont di San Josè, in California. Come torna in Italia si fa restituire la cifra con una delibera, ma senza fornire giustificativi. Tolta la dicitura “spese regolarmente eseguite in base alle disposizioni contenute nel disciplinare delle attività di rappresentanza istituzionale”. Nei soli Stati Uniti la Provincia, con Renzi, ha speso tra biglietti aerei, alberghi, ristoranti 70mila euro. Spese di rappresentanza. Ovviamente. In tutto arriva a sfiorare i 600 mila euro.

Tra i 20 milioni di euro al vaglio della Corte dei Conti ci sono anche centinaia di migliaia di euro ricostruiti con numerosi scontrini e ricevute. Non molti. In tutto 250 circa. In prevalenza di ristoranti. Gli elenchi depositati agli atti mostrano una intensa attività di rappresentanza da parte di Renzi. Per lo più svolta alla trattoria Garibaldi, al Nannini bar, alla taverna Bronzino e al ristorante da Lino. Locali prediletti dal candidato alle primarie del Pd che, in particolare nel 2007 e nel 2008, riesce a spendere qualcosa come 50mila euro per il cibo. Con conti singoli che spesso superano i mille euro. Il 31 ottobre 2007 la provincia paga 1300 euro alla pasticceria Ciapetti di Firenze. Il 5 luglio alla Taverna Bronzino viene saldato un conto di 1.855 euro. ll ristorante non è tra i più economici di Firenze, del resto. Ma a Renzi piace. Per tutto il suo mandato alla guida della Provincia frequenta assiduamente i tavoli della taverna. Con conti che oscillano tra i 200 ai 1.800 euro. Renzi ogni tanto cambia ristorante. Alla trattoria I due G in via Cennini il 29 aprile 2008 ordina una bottiglia di Brunello di Montalcino da 50 euro per annaffiare una fiorentina da un chilo e otto etti. Alla Buca dell’Orafo in via dei Girolami il 13 giugno 2008 si attovaglia con due commensali e opta per un vino da 60 euro a bottiglia. E ancora: al ristorante Lino, dove è di casa (anche qui), riesce a spendere per un pranzo 1.050 euro. 1.213 li lascia al ristorante Cibreo.

Nei soli mesi compresi da maggio a luglio 2007 spende in ristoranti circa 17mila euro. Nel lungo elenco di ricevute e spese che gli inquirenti stanno verificando ci sono anche le fatture di fioristi, servizi catering, biglietti aerei e società vicine all’attuale sindaco. A cominciare dalla Florence Multimedia che riceve complessivamente 4,5 milioni di euro dall’ente. La Florence Multimedia srl è la Società in house della Provincia che svolge attività di comunicazione e informazione per la provincia. Nel 2009 Renzi è diventato sindaco. In bici. Ora sta girando l’Italia in camper, con lo sguardo rivolto a Roma. Ieri, Renzi era alla sfilata milanese di Armani. A Firenze, intanto, l’aspetta Alessandro Maiorano, ex dipendente del Comune che ha denunciato la gestione del sindaco e promette di dar battaglia alla “sprecopoli renziana”. Anche rottamare costa.

(Fonte: Il Fatto Quotidiano)


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