La sindrome di Raynaud è una malattia che colpisce le arterie che trasportano il sangue dal cuore al resto dell’organismo. Questi vasi sanguigni sono soggetti ad un restringimento (vasospasmo) che riduce il flusso di sangue diretto alle mani ed ai piedi. Raramente questo fenomeno può interessare anche il naso, le orecchie, i capezzoli e le labbra. Quando i medici non riescono a risalire alla causa di questa malattia, essa prende il nome di “sindrome di Raynaud primaria”. Se, invece, il disturbo risulta legato ad un’altra patologia o ad altri fattori, viene detta “sindrome di Raynaud secondaria”. Questa malattia si manifesta in presenza di freddo o di stress, che determinano una parziale o completa interruzione della circolazione sanguigna diretta alle estremità del corpo. La pelle, di conseguenza, assume un colore biancastro o bluastro. Quando il flusso di sangue torna alla normalità, le zone colpite possono diventare rosse ed essere soggette a pulsazione, formicolio, bruciore o intorpidimento. Nella maggior parte dei casi, la sindrome di Raynaud non è pericolosa (“primaria”), ma nei casi più gravi (“secondaria“) può portare a ulcere o cancrene (morte e decomposizione dei tessuti). Solitamente, questa malattia la si può gestire apportando dei semplici cambiamenti al proprio stile di vita (fare attività fisica, proteggersi dal freddo, evitare lo stress, ridurre il consumo di alcol e di caffeina, evitare il fumo, evitare traumi agli arti, indossare indumenti e gioielli comodi, evitare movimenti ripetitivi o strumenti soggetti a vibrazione), ma in caso di “Raynaud secondario” è importante curarsi appena compaiono i primi disturbi.
La “sindrome di Raynaud primaria” di solito colpisce le donne, tra i 15 ed i 30 anni, con precedenti in famiglia.
La “sindrome di Raynaud secondario” , che colpisce invece le persone dai 30 anni in su, può essere causata da:
- patologie che danneggiano le arterie od i nervi periferici;
- movimenti ripetitivi che danneggiano i nervi responsabili del controllo della circolazione diretta a mani e piedi;
- traumi a mani e piedi;
- esposizione ad alcune sostanze chimiche;
- assunzione di farmaci che ostruiscono le arterie o che condizionano la pressione sanguigna;
- fumo.
Le patologie che possono provocare la “sindrome di Raynaud secondario” sono:
- la sclerodermia;
- il lupus;
- l’artrite reumatoide;
- l’aterosclerosi;
- problemi del sangue, come la crioglobulinemia e la policitemia;
- la sindrome di Sjogren;
- la dermatomiosite;
- la polimiosite;
- il morbo di Buerger;
- l’ipertensione polmonare;
- problemi alla tiroide.
Quando iniziano a comparire i primi sintomi, è preferibile rivolgersi al proprio medico curante. Gli esami che solitamente vengono prescritti sono: test da stimolazione da freddo,
capillaroscopia delle unghie, esame degli anticorpi anti-nucleo (ANA), indice di eritrosedimentazione, esame della proteina C reattiva (CRP).
Questa sindrome viene di solito trattata con una cura farmacologica o, in rari casi, con un
intervento chirurgico.