Nasceva ieri a Dublino (nel ’66), una delle voci femminili più raffinate e popolari del panorama musicale degli anni ’80 e ’90. Anello di congiunzione trai primi U2 e il folk onirico di Enya. Sinead O’Connor è riuscita a diventare una celebrità, non soltanto per merito del suo innato talento, ma anche grazie al suo modo di essere così sopra le righe.
Non ci deve infatti trarre in inganno il suo maggior successo: la ballad, dolce e romantica, “Nothing compares 2 U” [link], vecchio brano di Prince, da lei riportato in auge. Nel video Sinead appare con i capelli rasati, suo segno distintivo da tempo. All’epoca aveva deciso di tagliarli per protesta contro le ingerenze dell’industria discografica. Il testo racconta tutta la disperazione di una ragazza che, pensando alla fine della sua relazione, non riesce più a vivere. Qualunque tentativo per cercare di dimenticare è inutile e ogni pensiero è perennemente rivolto al suo amore ormai perso. Nulla sarà mai come prima…
Potremmo quindi benissimo essere portati a credere nel fatto – ecco l’inganno – che questa artista sia solamente una fanciulla dolce, fragile e soprattutto indifesa. Niente di più sbagliato! In realtà, dietro tutto ciò si nasconde una personalità ricca di contraddizioni e alquanto complessa. Follia e irrequietezza, anticonformismo e provocazione – e ancora rabbia, tenerezza, disperazione ed estremo romanticismo – sono aspetti che hanno segnato la sua immagine pubblica. Cantante amata da moltissimi e odiata da altrettanti. Anche gente che spesso prima si professa tra i suoi fans. Una vita vissuta nella continua ribellione (presente in maniera preponderante nello stile post-punk di inizio carriera), che si evidenzia bene nel suo modo di rifiutare schemi o regole imposte. Questi atteggiamenti, probabilmente legati anche ad una infanzia vissuta in un contesto di violenza e solitudine, l’hanno portata a compiere scelte discutibili e gesti estrmi come due tentativi di suicidio. Senza dimenticare che nel 2000 – con il nome di suor Bernadette-Marie - è stata ordinata sacerdote, non riconosciuta ovviamente dal Vaticano.
Nonostante la convivenza con tutti i drammi interiori che hanno profondamente lacerato la sua anima, Sinead O’Connor è riuscita a guadagnarsi un ruolo di tutto rispetto nel mondo della Musica, lottando contro molti suoi detrattori, ma soprattutto lottando contro i suoi tormenti e contro se stessa.