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Singapore, scontri e rivolte a Little India: un morto ed alcune decine di feriti

Creato il 09 dicembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Una folla di circa 400 persone ha dato fuoco ai veicoli, scontrandosi con la polizia nel distretto indiano di Singapore.

(ohnewsday.com)

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La rivolta, scoppiata ieri, si è alimentata a causa delle preoccupazioni e del malcontento dei lavoratori stranieri che hanno un basso reddito. Già lo scorso anno Singapore era stata teatro del suo più grande focolaio di proteste dove circa 170 autisti di autobus, provenienti dalla Cina continentale, avevano deciso di scioperare illegalmente. Era ben 40 anni, però, che non si verificava una rivolta così grande, come quella di ieri, nella città-stato.

La scintilla che ha fatto scoppiare il caos è stata l’uccisione di un trentatrénne indiano nella zona di Little India, investito ed ucciso da un autobus. Una dichiarazione dalla Forza Protezione Civile (CDF), che sovrintende ambulanze e vigili del fuoco, ha detto che i soccorritori che cercavano di rimuovere il corpo, sono stati bersaglio degli oggetti dei manifestanti quando sono arrivati ​​sulla scena. Diversi sono i video pubblicati on-line che mostrano la folla di persone distruggere il parabrezza del bus mentre la vittima era intrappolata sotto il veicolo. Un filmato sul canale “NewsAsia” ha mostrato, inoltre, diversi veicoli in fiamme e rottami sparsi sulla Racecourse Road, una delle principali arterie di Little India. Sono stati segnalati anche molti danneggiamenti a decine e decine di automobili private, insieme alla distruzione di alcune ambulanze con bastoni e bidoni della spazzatura.

La polizia, stamane ha detto di aver arrestato 27 sospetti dopo la rivolta e che questi erano tutti di origine meridionale. Si pensa che scatteranno molti più arresti nei prossimi giorni. Circa 300 agenti sono stati inviati per le strade per sedare la sommossa e una decina di loro sono rimasti feriti. 

(ohnewsday.com)

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Il primo ministro, Lee Hsien Loong, in un post su Facebook, ha definito la rivolta di un “gravissimo incidente”“Qualsiasi evento che possa aver scatenato la rivolta non ha giustificazioni per tali violenze distruttive e criminali. Ci impegneremo nel fare giustizia per identificare i colpevoli e usare contro di loro tutta la forza della legge”.

Il paradosso. I disordini sono avvenuti il giorno stesso dell’adozione di una nuova risoluzione da parte del partito al governo di Singapore, la prima dal 1988 sugli scopi sociali. L’istruzione in otto punti dal Partito d’Azione Popolare comprendeva, però, la volontà di rafforzare l’identità di Singapore dove persone di diverse razze, religioni e background “vivono insieme in armonia come concittadini e lavorano insieme per una migliore Singapore”. Nella città-stato asiatica il 42% della popolazione è straniera.

Little India di domenica solitamente è colma di gente, con molti lavoratori edili provenienti da Bangladesh e India che si trovano lì per trascorrere serenamente la loro giornata di riposo. Singapore non era teatro di una rivolta dalla simile portata dal 1969, quando i residenti cinesi e malesi si sono scontrati violentemente tra di loro. Il paese, proprio da quell’occasione, ha istituito leggi severe sui disordini che portano una condanna fino a sette anni di carcere e possibili fustigazioni.

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