di Luca Celada per il manifesto
La Northrop Grumman sta testando il primo drone di ultima generazione, interamente robotico, cioè controllato dal computer di bordo. Si prefigura insomma una prossima guerra in cui saranno i circuiti delle unità di elaborazione a valutare le rotte, le telemetrie, decolli, atterraggi (anche su portaerei) e a selezionare gli obbiettivi dei bombardamenti. Si prospettano quindi come ormai imminenti scenari inquietanti anche per chi non conosca la trama della saga Terminator con l’ascesa di Skynet e la ritorsione anti-umana delle macchine da guerra.
Anche senza scomodare la distopia fantascientifica di James Cameron ci sembra un buon momento per rammentare ai geni del pentagono l’ipotesi sempre meno astrusa della Singularity prossima ventura. Secondo la teoria della “singolarità tecnologica” (proposta tra gli altri dal matematico Vernor Vinge e dal futurologo Ray Kurzweil), lo sviluppo tecnologico si avvia inevitabilmente ad un punto di rottura in cui le invenzioni supereranno gli inventori.
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