Cosa sono e a cosa servono.
Nella maggior parte dei casi la confusione regna sovrana e distinguere i tre soggetti diventa alquanto difficoltoso, soprattutto quando non si comprende l’utilizzo che ne andrebbe fatto. Quindi sciogliamo qualche altro nodo. Iniziamo con la sinossi che cos’è, come si scrive, a chi va e a cosa serve.
Sinossi: la sinossi, dal latino tardo synopsis, greco σύνοψις «sguardo d’insieme» [comp. di σύν«con, insieme» e ὄψις «vista» (direttamente tratto dal vocabolario Treccani)] è il riassunto minimo ma specifico dell’intera storia proposta in un libro. Ovvero è la visione d’insieme che permette di comprende, in un colpo d’occhio, la trama, l’andamento della storia e le potenzialità di un romanzo. Dunque nella sinossi non verranno mai riportate considerazioni personali e commenti in merito a tal personaggio o a un determinato avvenimento descritto.
- Come si scrive? Non verranno usati toni specifici (ironici, comici, teatrali, drammatici etc…), ma la descrizione verrà effettuata in forma quasi giornalistica, riportando i fatti “nudi e crudi”, finale compreso. Una lunghezza standard varia da una a due cartelle e non di più, a meno che non venga specificato diversamente nella domanda di richiesta da parte dell’editore. Inoltre, state attenti alla sintassi, alla grammatica e alla forma, dato che questo è il vostro biglietto da visita e vi qualifica come autori.
- A chi va? Alla Casa Editrice al momento della presentazione del proprio manoscritto per una valutazione.
- E a cosa serve? Per fare in modo che chi prenderà in esame il libro possa capire in pochissimi minuti di cosa parla e se, eventualmente, il testo rientra nella linea editoriale dell’editore. Quindi scrivetela con cura prendendo in considerazione solo i punti salienti della storia, tralasciate i fronzoli e cercate di non fare errori grammaticali che potrebbero farvi scartare immediatamente, dal momento che sono proprio le sinossi il metro di misura con cui si effettuano le prime scremature nelle Case Editrici.
Trama: la trama è la parte riassuntiva che fornisce tutti i dati necessari per stuzzicare l’interesse del lettore. Dal momento che spesso viene utilizza nelle quarte di copertina, deve poter attirare l’attenzione per quel particolare che potrebbe identificare tutta la trama e, a differenza della sinossi, non svela mai i colpi di scena o il finale del romanzo.
- Come si scrive? La trama può essere scritta utilizzando diversi toni, possibilmente in linea con le caratteristiche della storia. Se il testo comprende una buona dose umoristica, anche la trama potrebbe riflettere lo stesso stile. Anche in questo caso si sconsigliano trame che superino le due cartelle, in quanto il lettore potrebbe perdere l’interesse se dovesse affrontare, fin da subito, un testo troppo lungo.
- A chi va? Alla Casa Editrice, se richiesta, al momento in cui si predispone la quarta di copertina. Ai media come comunicato stampa. Ai blog per promuovere il libro e a chiunque ponga la fatidica domanda: “Ma di che cosa parla?”
- E a cosa serve? Utilizzare più trame, create appositamente e di lunghezze diverse, è un trucco che serve per avere sempre del materiale pronto per qualsiasi evenienza. La variante è costituita dal tipo di utilizzo che se ne deve fare, come ad esempio per una promozione breve, tipo spot radiofonico, piuttosto che per una più articolata in cui la trama è compresa in un pacchetto pubblicitario più ampio, in cui sono previste recensioni e interviste.
Riassunto: il riassunto è una via di mezzo. Ovvero si pone a metà strada fra la sinossi, dalla quale ometterete ovviamente i colpi di scena e il finale, e la trama epurata dai toni troppo enfatici o melodrammatici. Un ibrido, se così vogliamo chiamarlo, in grado di dare una buona visione dell’insieme del testo, lasciando però spazio a qualche osservazione personale.
- Come si scrive? Il riassunto subisce l’influenza della sinossi nello stile di scrittura, ovvero sono da evitare i toni estremi e i commenti troppo enfatici. La lunghezza si aggira intorno alla singola cartella, in quanto il riassunto ha come caratteristica il fatto che dovrebbe essere breve e stringato.
- A chi va? Come nel caso della trama, va ai media come comunicato stampa. Ai blog per promuovere il libro e a chiunque manifesti un interesse professionale nei confronti del libro.
- E a cosa serve? Il riassunto rappresenta la parte professionale della vostra immagine ed è questo il motivo che lo indica come non adatto per essere messo, ad esempio, sulla quarta di copertina. Con tale scritto non dovete stuzzicare la fantasia di un potenziale lettore immediato, ma dovete presentare la vostra opera in modo serio e corretto.
Spero di essere stata abbastanza chiara e spero che la nebbia abbia abbandonato, se non altro per qualche istante, le vostre idee per quel che riguarda la differenza fra questi punti. Se vogliamo dire il tutto in modo più semplice, i tre fattori si possono riassumere in questo modo:
- La sinossi va all’editore e dovete scrivere quello che accade nella vostra storia.
- La trama va al lettore e lo deve invogliare a comprare il vostro libro.
- Il riassunto va agli operatori del settore.