Alle porte di Lisbona, lontano quanto basta per far perdere nel vento le note del Fado, si trova una delle bellezze naturali più apprezzate dell’Europa, inserita dal 1995 tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
Mi riferisco a Sintra e al suo stupendo parco disseminato di stupende costruzioni da fiaba e mura storiche a richiamo del suo glorioso passato che lasciò a bocca aperta Byron agli inizi dell’ottocento.
Sintra fu residenza dei reali portoghesi dal XIX secolo e si trova a soli 20 minuti dalla città raggiungibile comodamente in treno dalla stazione Rossio di Lisbona (biglietto circa 4€).
Verde e scoscesa nasconde nell’immensa foresta del suo parco numerosi curiosissimi palazzi che sembrano usciti dallo schizzo di un fumettista con molto senso dell’umorismo.
Tra i palazzi del parco di Sintra sicuramente gli stupendi 3 palazzi nazionali: il gotico Palazzo Real, l’arabeggiante Castello do Mouros, e lo stranissimo e famoso Palazzo de Pena, un vero mix di stili tra moresco, gotico….ed una confezione di acquarelli che lo rendono veramente un castello delle favole, di quelli che mi venivano in mente leggendo i miei libri da bambina.
Il Palazzo Real è il primo che si incontra arrivando a Sintra.
L’inizio della sua costruzione risale al XIV secolo e anche se il nome Palazzo Real può ingannare, si tratta dell’unione di 5 diversi edifici di diver
so stile architettonico con una facciata che mostra una particolare unico: l’integrazione di 5 finestre identiche portate in Portogallo dall’Africa come bottino di guerra da Joao I.
Bellissime anche le Azulejos che arricchiscono la struttura, le tipiche mattonelle dipinte a mano che coloravano gli edifici del centro storico di Lisbona, e oggi ammirabili soprattutto nei resti degli edifici crollati con il grande terremoto che quasi rase al suolo la città.
Risalendo i viottoli scoscesi e sterrati lungo il fianco della montagna si può ammirare il panorama stupendo sulla vallata con le cupole colorate che spuntano tra gli alberi.
Una delle prime tappe della risalita è sicuramente il Castello do Mouros del VIII secolo, costruito dagli arabi con la sua immensa muraglia bianca lunga quasi mezzo chilometro.
Dopo anni di decadenza che ha distrutto parte della costruzione senza però intaccare la muraglia si riiniziò il restauro che toccò comunque principalmente muraglia e torri.
Il castello nascosto tra la boscaglia rivela nelle giornate di sole un’atmosfera decisamente fiabesca e unica.
Ritornate nella foresta e passeggiate tra gli alberi e arrivate al palazzo che attira di più i turisti, e che in effetti scatena maggiormente l’immaginario: il Palazzo da Pena.
Palazzo dalle cupole tondeggianti che sovrasta la valle a 450 metri d’altezza, che fu residenza dei reali portoghesi fino agli inizi del ’900 (l’ultima regina a risiedervi fu la regina Amelia).
Anche se l’ingresso è un pò costoso (circa 10 € a persona di biglietto) e la folla, specie se andate in alta stagione, il parco ed il palazzo meritano sicuramente una visita.
Il parco di Sintra è così vasto e ricco di edifici interessanti da necessitare una scelta sulle tappe da voler fare per visitarlo.
In un giorno è praticamente impossibile visitare tutto. Per risparmiare tempo probabilmente avere un’auto a portata di mano non sarebbe male, perché anche se ben collegato con i mezzi pubblici, la fila per i bus è un pò lunga.
Altro consiglio per la vostra escursione a Sintra è di lasciare ciabatte e tacchi in albergo e munirvi di un bel paio di scarpe comode perché risalire la montagna non è propriamente agibile ed il terreno e fatto di terra e sassi non propriamente una manna dal cielo per le caviglie.
Buona passeggiata fuori Lisbona e se andate fatemi sapere che ne pensate
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