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Siracusa: 61enne in manette per tentata estorsione

Creato il 04 ottobre 2014 da Giornalesiracusa

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News Siracusa:  è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Stazione di Belvedere, nella flagranza di reato di tentata estorsione, il 61enne siracusano Salvatore Mangiafico. L’uomo è stato trovato nei pressi della sede operativa della ditta per la raccolta e smaltimento di inerti “Cappuccio s.r.l.”, sita in Contrada Carancino, intento a chiedere al titolare, in presenza di testimoni, l’immediata consegna di tremila euro. Mangiafico asseriva che il denaro richiesto gli spettava in quanto credito derivante da precedenti prestazioni lavorative, credito in realtà falso, minacciando di morte il titolare in caso di rifiuto.

L’uomo non si sarebbe nemmeno accorto, nell’avanzare la richiesta estorsiva, della presenza dei Carabinieri, già sul posto proprio per prevenire ulteriori danneggiamenti ai danni della ditta durante il periodo del fine settimana in cui  è chiusa e meno vigilata. Mangiafico infatti, nel pretendere il denaro, avrebbe fatto non troppo velati riferimenti a quanto subito dalla ditta nel mese di settembre, lasciando presupporre di essere il responsabile degli attentati incendiari subiti, e avrebbe intimato al titolare che se si fosse rivolto ai militari dell’Arma lo avrebbe ucciso. Tratto in arresto, al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Cavadonna.

La successiva perquisizione domiciliare, veicolare e personale ha fornito ai Carabinieri ulteriori riscontri circa la pericolosità dell’uomo e la capacità di concretizzare i propositi minatori manifestati. All’interno della sua vettura sono stati infatti rinvenuti,  tre bottiglie in plastica da mezzo litro contenenti liquido infiammabile ed olio, una torcia con funzione di accendino, una fionda per il lancio di pietre, un sacco di pietre, sei coltelli di genere vietato (per la possibile foratura di copertoni), nonché vari attrezzi atti allo scasso (tenaglie, tronchesi, giraviti, ecc.). Presso il garage della sua abitazione sono stati rinvenute altre sei bottiglie in plastica da mezzo litro piene di liquido infiammabile e due fusti da cinque litri ciascuno ricolmi di benzina.

Su tutto il materiale, sottoposto a sequestro, i Carabinieri svolgeranno ulteriori accertamenti per verificare quelle che sembrano già evidenti analogie con i precedenti fatti accaduti ai danni della ditta nel mese di settembre per un danno complessivo di circa 19mila euro.


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