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Siria, il gas nervino l’hanno usato i ribelli al servizio dagli Stati Uniti

Creato il 29 agosto 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Balle americane (in alto nella foto metaforica) per giustificare la solita guerra. A questo link Tempi smentisce l’invenzione dell’uso di armi di di distruzione di massa, che invece possono aver usato i ribelli, sostenuti, addestrati, armati dagli americani, dalla Turchia nelle zone confinanti, dall’Arabia Saudita che avrebbe fornito il gas sarim ai finti ribelli, le solite truppe mercenarie al servizio degli Stati Uniti e delle loro colonie.
Anche Carla Dal Ponte, magistrato quanto mai autorevole sul piano internazionale, già a maggio (ecco il link)smentiva l’accusa rivolta dagli States alla Siria di aver usato armi di distruzione di massa.
È la solita balla americana per giustificare la guerra, usando la stessa tecnica adoperata in Iraq. E perché non dire che la prima e la seconda guerra mondiale furono costruite allo stesso modo, con pretesti diabolici? Perché non opporsi decisamente a questa politica che usa le vite umane per fabbricare un potere inondato di sangue e dollari?
Una guerra minacciata dai vertici politici ha le caratteristiche criminali di sempre. Uccidere resta un crimine e la legittima difesa non è giustificata da niente neanche questa volta.

Efficace prosa antiamericana anche da parte di Italo Romano, al link oltrelacoltre, da cui ho tratto le fonti citate.

E’ possibile credere ancora a questa buffonata? Avete dimenticato le fantomatiche armi di distruzione di massa in Iraq? Vi ricordato di Hans Blix, il commissario Onu inviato in Iraq alla ricerca delle armi chimiche? Non ne trovò traccia, lo urlò a mezzo mondo, ma nessuno gli diede ascolto. Lo sapete perché? Semplice, l’Iraq andava attaccato e Saddam Hussein rovesciato per interessi prettamente energetici, economici e di dominio territoriale.
Stessa cosa oggi, dove il commissario Onu per diritti umani spedito in Siria, Carla Del Ponte, parla di testimonianze che inchiodano i ribelli mercenari – addestrati dagli States – come i veri colpevoli della strage del 21 Agosto dove si dice siano state utilizzate armi chimiche.

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Ha tuttavia davvero senso per gli Usa fare una guerra? Combattere in Iraq e Afghanistan non è servito proprio a niente, non ha diffuso la cultura imperialista e aggressiva degli Usa. Lo afferma Assad, e tanti altri potrebbero concordare. Dal Vietnam gli Usa vogliono imporre un potere e una cultura che non trova grandi estimatori, anzi si alimenta di odio e divisione politica oltre a diffondere un liberalismo che crea povertà, miseria, instabilità da un lato e ricchezze enormi dall’altro lato.
L’Italia politicamente è zero, un signorsì e basta, una fedele colonia, uno scendiletto azzurro e rosa.

E l’alternativa all’imperialismo americano? Da anni si contestano gli Stati Uniti per questi motivi: quale alternativa c’è? Non è stata costruita, non esiste un fronte internazionale che poggi su una diversa cultura e un’altra economia. Quarant’anni di discorsi e di proteste senza risultati.

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