In seguito ad una notte di scontri a fuoco tra esercito regolare siriano e jihadisti di al-Nusra, gruppo terrorista legato ad al-Qaeda, le truppe governative si sono ritirate dal campo petrolifero di al-Omar, il più grande del paese, situato nel governatorato orientale di Deir el-Zor, e che era in grado di fornire 75mila barili di greggio al giorno, trasportato verso le raffinerie poste nei territorio controllati dal regime tramite un oleodotto, rimasto regolarmente in funzione nonostante gli oltre due anni di ostilità che hanno investito il paese mediorientale; già alla fine del 2012 però questo campo era stato strappato al controllo delle forze di Assad, durante l’offensiva iniziale dei ribelli, ma era stato in seguito riconquistato dalle truppe di Damasco.
Ora la maggiore fonte di petrolio delle forze del regime è per il momento nelle mani dei terroristi che, oltretutto, hanno affermato di aver sequestrato anche sette carri armati, due veicoli anfibi e tutte le armi e rifornimenti che si trovavano nella struttura.
Secondo quanto dichiarato dal direttore dell’Ong londinese Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, Rami Abdul Rahman, gli jihadisti “hanno messo le mani sul petrolio di al-Omar” ed ora “in quelle mani c’è anche il collo del regime”; nonostante questo però il governo del presidente Bashar al-Assad può ancora contare sulle forniture di carburante dall’estero e dai suoi alleati, come Iran e Russia, che in questo momento hanno tutto l’interesse ad aiutarlo.
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Siria. Terroristi di al-Nusra riconquistano campo petrolifero di al-Omar, il più grande del paese
Creato il 23 novembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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