Magazine Cultura
Sarà che da bambina ho visto i film con Romy Schneider?
Sarà che la sua figura triste e sfortunata, mi ricorda la principessa Diana di Inghilterra??
Io trovo che la Principessa Sissi è stata una donna incredibilmente bella, e magnificamente grande!
Una vera Imperatrice!!
Flora ha mostrato nel suo blog il monumento che la città di Merano ha dedicato alla imperatrice Sissi.
Io vi mostro il Grand Hotel Karessa, dove la Pincipessa trascorse un periodo di villeggiatura, nelle vicinanze del Lago di Carezza, in Trentino Alto Adige.
Anche Canazei ha dedicato un Hotel alla bella Imperatrice!
Si chiama Hotel Dolomiti, è nel centro di Canazei e credo sia l'albergo più antico del paese.
Purtroppo non ho potuto inquadrarlo nella foto precedente, perchè non entrava, ma sul lato sinistro, c'è una torretta sulla quale è stato dipinto il ritratto di Sissi e di suo marito, l'Imperatore Francesco Giuseppe.
Ecco il particolare.
A quanto pare, Sissi è stata molto amata dal popolo austriaco!!
Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, nata a Monaco di Baviera il 24 dicembre 1837, duchessa in Baviera, fu imperatrice d'Austria, regina d'Ungheria, di Boemia e di Croazia.
Nel 1854 sposò l'imperatore Francesco Giuseppe, suo cugino di primo grado.
Entrata in contrasto con il rigido ambiente della corte viennese e con la suocera, l'arciduchessa Sofia, Elisabetta finì per inimicarsi l'alta aristocrazia e, allontanatasi dal consorte, si ritirò per lo più a vita privata, abdicando ai suoi oneri di sovrana.
Ossessionata dal culto della propria bellezza, Elisabetta concentrava tutte le proprie energie nel tentativo di conservarsi giovane, bella e magra.
Secondo le cronache, Elisabetta era alta 1 metro e 72 e pesava 50 kg (in un'epoca in cui il canone della bellezza era assai diverso dall'attuale), aveva capelli castani folti e lunghissimi, che sciolti le arrivavano alle caviglie.
Quasi tre ore occorrevano quotidianamente per vestirsi, poiché gli abiti le venivano quasi sempre cuciti addosso per far risaltare al massimo la snellezza del corpo; la sola allacciatura del busto - per ottenere il suo famoso vitino da vespa - richiedeva spesso un'ora di sforzi.
Altre tre ore erano dedicate ai capelli, che venivano intrecciati in elaborate acconciature dalla parrucchiera di corte.
Elisabetta era impegnata per il resto della giornata con la scherma, l'equitazione e la ginnastica.
Costringeva inoltre la propria dama di corte a seguirla durante interminabili e forsennate passeggiate quotidiane.
Per preservare la giovinezza della pelle Elisabetta faceva uso di maschere notturne (a base di carne di vitello cruda o di fragole) e ricorreva a bagni caldi nell'olio d'oliva!!
Elisabetta si riaccostò al marito nel 1867 e contribuì alla riconciliazione con gli ungheresi.
Dopo la morte per suicidio del figlio Rodolfo, erede al trono, si ritirò sempre di più nell'ombra e trascorse i suoi ultimi anni in un perpetuo viaggio sul Mediterraneo.
Nel 1898, a Ginevra, fu pugnalata mortalmente, da un anarchico, mentre stava per imbarcarsi su un battello.
Tanto erano strette le vesti dell'Imperatrice che, dopo l'urto subìto, lei riprese a camminare, non sentendo inizialmente alcun dolore: la morte avvenne venti minuti dopo la stilettata al ventricolo sinistro, per emorragia interna, poiché il sangue non riusciva ad uscire.
La sua tomba si trova a Vienna, nella Cripta dei Cappuccini.
Nel 1998 è stato pubblicato il diario poetico dell'Imperatrice, dal quale è emerso che Elisabetta non amasse affatto la sua condizione aristocratica né condividesse la politica degli Asburgo, tanto da augurarsi di morire "improvvisamente, rapidamente e se possibile all'estero".
In un certo senso, dunque, si può dire che il suo intimo desiderio di abbandonare la vita, sia stato esaudito.
Dai suoi scritti emerge chiaramente la non condivisione delle condizioni sociali in cui versava la popolazione austriaca e ungherese, tanto da considerare i giovani a lei contemporanei come "oppressi dall'ordine stabilito"
A disagio e rattristata per la disparità socio-economica fra lei e la gente comune, detestando le ricchezze e i viaggi di piacere per l'Europa, Elisabetta arriva anche a maledire, nelle sue poesie, la dinastia asburgica!
Credo che fosse molto differente da una "certa Maria Antonietta".... vero???
Se volete conoscere il resto della sua storia, leggete il mio ultimo libro...
(le rose sono di Estefania, una cara ragazza, che segue il mio blog da tempo, e che mi fa compagnia la notte, quando scrivo i miei post.... ieri sera abbiamo preso un caffè virtuale insieme.. ah ah!!
Grazie Estefania!!)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Nell’editoria che vorrei
È triste dover constatare che ciò che va di moda, ciò che il pubblico cerca e gli editori scelgono di portare sugli scaffali veicola comportamenti da... Leggere il seguito
Da Ceenderella
CULTURA, LIBRI -
Quattro chiacchiere e un caffè con... Francesca Angelinelli!
Buon pomeriggio, cari lettori! ^^Oggi sono qui per con un appuntamento speciale di "Quattro chiacchiere e un caffè con...", rubrica di interviste e curiosità. Leggere il seguito
Da Francikarou86
CULTURA, LIBRI -
Il grande luglio di Eden Lab
Pronti per un nuovo mese di Eden Lab? Ad Arezzo il mese di luglio non è mai stato così generoso! Cinema, musica live, degustazioni, grandi ospiti per grand... Leggere il seguito
Da Officinedellacultura
CULTURA, PALCOSCENICO -
Gone Girl – L’amore bugiardo
Ben Affleck, sparita la moglie che non amava più, recita la parte del marito disperato davanti alle tv. Titolo: Gone Girl – L’amore bugiardo Cast: Ben Affleck,... Leggere il seguito
Da Sbruuls
CINEMA, CULTURA -
Un’opera d’arte al mese #8 – L’unione della terra con l’acqua
Ciao a tutti! Eccoci qui con un nuovo appuntamento della rubrica Un’opera d’arte al mese (visto che se mi impegno riesco a non far scadere il mese? XD). Leggere il seguito
Da Ilariagoffredo
CULTURA -
5 film che ispirano 5 viaggi indimenticabili
Il cinema ha l’impareggiabile potere di condurci in città e mondi lontani, pur lasciandoci seduti sul divano di casa o sulla poltroncina di una sala... Leggere il seguito
Da Onesto_e_spietato
CINEMA, CULTURA