Attraverso il sito è possibile addizionare ulteriori pacchetti al proprio abbonamento, ma non sottrarli. Ovvero sono effettuabili scelte che portano a pagare di più, ma non a pagare di meno. Nel mio caso, volendo togliere lo sport e il calcio, servizi di cui nessuno usufruisce in casa mia, ho dovuto subire la via crucis, arrivando a una conclusione soddisfacente solo dopo innumerevoli telefonate, visite personali al centro point apposito e un'investigazione degna del più tenace 007 per riuscire a ottenere un numero di telefono valido a cui rivolgersi. In sostanza, attraverso il sito non potete fare nulla se non aumentare i costi con le offerte proposte. Il numero gratuito 800 980 980 presente in bolletta non vi risolve i problemi, ma vi fa solo perdere tempo e l'altro numero, sempre presente in bolletta 199 100 400 (oltre tutto a pagamento), definito “servizio clienti”, è sicuramente al servizio di Sky, ma non del cliente. Nel primo caso mi è stata data risposta che non era possibile eseguire alcuna variazione, se non allo scadere dei termini contrattuali, nel secondo mi è stato risposto che per modificare il pacchetto di abbonamento avrei dovuto chiamare il numero verde... ovvero quello che mi dichiarava che non era possibile eseguire alcuna modifica. Un bel gioco a rimpiattino, non vi pare? E questa la chiamate trasparenza? Io la chiamo in un altro modo, la definisco presa per il c... ma lasciamo correre per il momento. Alla fine, attraverso il numero 02.7070 sono riuscita a far eseguire le variazioni richieste. Detto questo, con il fatto che Sky monopolizza praticamente tutto quello che di meglio c'è da vedere sullo schermo, fa assolutamente tutto ciò che vuole e il suo potere contrattuale è tale da potersi permettere di fornire informazioni false e volutamente ambigue per creare confusione e mantenere gli utenti in quello stato d'incertezza che li porta poi a non fare nulla, a parte forse disdire il contratto. A proposito di questo, ricordate che (testo fornito da Altroconsumo):
- Se non si dà disdetta nei tempi e modi previsti dal contratto, sempre con raccomandata a/r, l'abbonamento alla pay tv si rinnova in automatico. Per legge, però, il preavviso richiesto non può superare i 30 giorni e la disdetta deve essere senza spese. Se, invece, si vuole recedere in anticipo rispetto alla scadenza si può farlo pagando le spese vive per la disattivazione del servizio. Non possono essere invece applicate penali per il recesso anticipato.
- Se si riceve una richiesta di pagamento per un abbonamento già disattivato, si deve scrivere una lettera di diffida per far cessare le illecite richieste di pagamento, da inviare con raccomandata a/r o posta elettronica certificata (la cosiddetta Pec). In questo modo si ha anche una prova da usare nel caso in cui l’operatore non demorda e si debba ricorrere alle procedure di conciliazione previste dalla legge.
- Se si sta subendo un disservizio perché nonostante i regolari pagamenti di un abbonamento, il segnale continua a essere disturbato e non si riesce a ricevere alcuni canali o il servizio non è ancora attivo, dopo aver chiesto all’operatore di agire per risolvere tempestivamente il problema, si può inviare una lettera di messa in mora in cui si stabilisce anche un termine (non inferiore 15 giorni) per l’adempimento.