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Sledge Hockey: l’Italia vola a Sochi 2014

Creato il 25 ottobre 2013 da Sportduepuntozero
foto Francesco A. Armillotta

foto Francesco A. Armillotta

L’Italia dello sledge hockey cala il poker nel 6 nazioni in corso al PalaTazzoli di Torino e conquista il pass per le Paralimpiadi Invernali, in programma dal 7 al 16 marzo a Sochi. Dopo Gran Bretagna, Giappone e Germania, gli azzurri hanno sconfitto oggi pomeriggio la Svezia. Una vittoria “inutile” ai fini della qualificazione, già in tasca dopo il match tra Germania e Giappone disputato in mattinata, che ha però ribadito l’ottimo stato di forma della squadra allenata da Massimo Da Rin. Punteggio finale di 3-2, maturato al termine del primo tempo supplementare. Protagonista dell’incontro il solito Florian Planker, autore di una doppietta (e del gol decisivo all’over time); terza rete azzurra siglata da Werner Winkler.

“Conoscevo gli avversari e sapevo che c’era la possibilità di fare bene” afferma coach Da Rin, “l’obiettivo era la qualificazione alla Paralimpiade ed ero convinto che l’avremmo conquistata. Oggi ci tenevamo a vincere, per rispetto della manifestazione e delle altre squadre. Mi dispiace aver eliminato la Germania, che oggi ci ha fatto un favore, ma noi giochiamo sempre per vincere”. Adesso inizierà la preparazione in vista del più importante appuntamento sportivo in calendario. “A Sochi vogliamo arrivare al meglio delle nostre possibilità. Se riusciremo a lavorare bene potremo ambire a una medaglia, sfuggitaci per poco già agli ultimi Mondiali”.

“Nel finale di partita il coach ha chiamato il time out per decidere se togliere il portiere o meno” racconta capitan Andrea Chiarotti, “abbiamo visto che vincere nei tempi regolamentari o al supplementare sarebbe stata la stessa cosa, così abbiamo deciso di non rischiare e concentrarci sull’over time; e abbiamo portato a casa l’incontro”. Chiarotti si gode il momento, ricordando l’agitazione iniziale: “il momento più difficile è stato prima di entrare in campo contro la Gran Bretagna; la tensione era davvero tanta. Eravamo i favoriti del torneo ma arrivare nei primi tre posti era tutt’altro che scontato”.

“Nel 2006 a Torino era un dovere esserci per onorare la Paralimpiade di casa” continua il capitano, “a Vancouver fummo battuti dalla Norvegia e molti di noi piansero per quella sconfitta. A Sochi arriviamo dopo l’oro europeo del 2011 e da squadra del Gruppo A, quindi possiamo ambire a una medaglia”. Qualificate anche Corea e Svezia. Proprio contro gli asiatici, la nostra nazionale si giocherà domani la vittoria del torneo; il quinto successo chiuderebbe con il punto esclamativo una settimana davvero fantastica.

Luca Bianco


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