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Smargiasso e Trucido (4° parte)

Creato il 09 giugno 2011 da Annanihil
Smargiasso e Trucido (4° parte)Capitan Smargiasso valutò se quella fosse una circostanza in cui togliere il cappello, ma quando si accinse a farlo, l’uomo sollevò la testa.
Il suo volto era tutt’altro che quello di un gentiluomo. Barba incolta e sorriso beffardo. Scoppiò in una fragorosa risata a cui se ne unirono altre da ogni lato della sala.
Erano circondati. Erano davanti a Capitan Trucido. Si alzò in piedi e strinse accanto a sé Isabelle che gli sorrideva complice.
«È stata brava non trovi? Sapevo che saresti stato così fesso da cascarci!»
«Era tutto un inganno!»
«Sì, bravo, l’hai capito finalmente!». Ancora risate da ogni angolo della sala. Non erano tantissimi, solo una trentina, ma già bastavano per far sentire Smargiasso e i suoi in netta minoranza: erano solo una misera combriccola di dieci pirati.
«Mi è giunta voce che hai un bel tesoro nella stiva della tua nave…»
«Vuoi un tesoro? Vai per mare a cercarlo!»
«No, ho un metodo migliore. Mi sono stancato di navigare, voglio fare il signore! Ho trovato questa roccaforte abbandonata e mi ci sono insediato. Tengo gli occhi e le orecchie aperte, aspetto che la nave giusta passi e li convinco ad avvicinarsi con l’inganno del baule. Nessun gentiluomo può resistere alla richiesta di una dolce pulzella! E nemmeno un pirata fesso e sentimentale come te!» Altre risate.
Smargiasso fissò Isabelle che non mostrò nessun segno di pentimento, nemmeno un po’ di dispiacere per averlo ingannato. Era sicuro di piacerle, ma il modo in cui sfidava il suo sguardo fece crollare ogni illusione.
«Adesso, se volete salva la vita, portatemi il vostro oro! Altrimenti vi ammazziamo e ce lo andiamo a prendere da soli, cosa decidete?»
«Cosa vuoi che decidiamo? Andremo a prendere l’oro per te, ma giura che manterrai la parola e poi saremo salvi!»
«Giuro. Mi piace lo spirito con cui la stai prendendo».
«Non ho scelta. La vita della mia ciurma prima di tutto. L’oro viene e va, così come le donne» e lanciò un’occhiataccia a Isabelle, stavolta la ragazza abbassò lo sguardo. Essere stata cancellata così presto la turbava, ma non sapeva se la sua fosse pura civetteria o qualche sentimento che fosse maturato in lei.
Capitan Smargiasso e i suoi uomini, controllati dalla marmaglia di Trucido, si diressero verso la loro nave. Li aspettava un lungo lavoro di scarico dell’oro dalla stiva al castello di Trucido. Difficile dire se fosse più la fatica o l’umiliazione a pesare, difatti la ciurma di Smargiasso era afflitta da un malcontento generale.
«La prossima volta che troviamo una donna in un baule la ributtiamo in mare!!» esclamò lo Storpio.
«Tutta colpa tua, Jo!» non si trattenne il giovane mozzo che più di tutti faceva fatica a sostenere il peso di quei sacchi d’oro più grandi di lui.
«Io?! Il Capitano fa il romantico!» si difese Jo Gambecorte.
«Il Capitano ha un’idea!» replicò con decisione Smargiasso superando i suoi pirati e mettendosi all’inizio della fila per l’ennesimo carico.
(continua...)

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