3 febbraio 2014 • Primo Piano, Star News, Videos •
il consiglio di Maria Giorgia VitaleSummary:
Voi siete le migliori menti in circolazione e vivete ai margini della società…
Arriva nelle sale Smetto quando voglio, commedia dell’esordiente Sidney Sibilia e prodotta da Domenico Procacci e Matteo Rovere. A primo impatto sembra un mix di Ocean’s Eleven e Braking Bad, accompagnato dallo slang romano.
Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato? L’idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo. Il problema sarà gestirli…
Il primo lungometraggio del regista dall’insolito nome nasce da un articolo di giornale che intitolava “Quei netturbini con la laurea da 110 e Lode”. Sostanzialmente si leggeva di due ragazzi laureati in filosofia con tanto di master che lavoravano per l’AMA, società che si occupa della pulizia delle strade a Roma. Poi arriva nel 2010 il contatto con Matteo Rovere che chiede a Sibilia di scrivere un film.
Cosa frullava per la testa al giovane regista? Ancora i due netturbini laureati in filosofia: «in realtà quell’immagine era però una sintesi di quello che stava accadendo in quei giorni. Le prime pagine dei giornali erano piene di articoli sui tagli alla ricerca, e sulle conseguenti manifestazioni di ragazzi che per una vita avevano sempre e solo studiato e che ora si ritrovavano, quasi quarantenni, senza un lavoro e senza una prospettiva. Nessuno sembrava accorgersi del paradosso che le persone più intelligenti del paese venivano messe ai margini. E se avessero deciso di ribellarsi? E se a delinquere adesso fossero le menti più brillanti in circolazione? E se si coalizzassero?». Ed ecco a voi Smetto quando voglio, una commedia ultra citazionistica dove l’aspetto drammatico viene messo in scena in chiave comica. «Siamo partiti dalla realtà come si faceva nella commedia all’italiana, e ci siamo lasciati contaminare dal cinema americano contemporaneo, mettendo nel film tutto quello che ci piace. Quello che Tarantino fa con i film italiani noi abbiamo provato a farlo con i prodotti americani».
Nel cast di Smetto quando voglio troviamo Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Sergio Solli e con Neri Marcorè.
Prodotto da Fandango e Ascent film, con Rai Cinema e distribuito da 01 distribuzione, Smetto quando voglio esce il 6 febbraio, per ridere e riflettere sullo stato di cose che molti giovani e giovani-adulti sono costretti a vivere quotidianamente.
Di Maria Giorgia Vitale per Oggialcinema.net