"Confusione è parola inventata per indicare un ordine che non si capisce" da Tropico del capricorno, di Henry Miller
Frutta tropicale... il mio ideale di frutta. Amo i gusti vellutati e che sanno di sole, come solo la frutta tropicale può fare. L'ideale sarebbe mangiarla sul posto, eh già... troppo bello per essere vero, ma fintantoché non mi capiterà l'occasione di fare un bel viaggio (eventualità abbastanza remota al momento) mi limito a gustarla a casa mia con quello che ho a disposizione.
Il mio dessert che ho servito a pasqua è stato, oltre che leggero, estremamente rinfrescante e assolutamente delizioso. Non è un dessert nel vero senso della parola, perché più che altro lo si sorseggia o lo si gusta col cucchiaino, ma è libidine allo stato puro. Il fatto che mi sia stato chiesto il bis e il ter mi fa pensare che sia stato apprezzato. Anche perché volevo qualcosa di assolutamente leggero e rinfrescante per finire il pasto, e questo è stato l'ideale.
INGREDIENTI:
per 4 persone
- una scatola di lychees sciroppati
- 1/2 bicchiere di latte di cocco
- 4 cucchiai di perle di tapioca grandi
- acqua e zucchero in parti uguali
PREPARAZIONE:
Spendiamo una parola sugli ingredienti: o si abita in una grande città dove si ha la possibilità di trovare queste cose in un grande ipermercato o nei vari negozi di articoli etnici che ormai si trovano tranquillamente, oppure li si prende online dove vendono prodotti orientali. Io ho trovato via internet sia la tapioca che la scatola di lychees sciroppati, in un paio di giorni mi sono arrivati a casa e il prezzo è veramente irrisorio. Costavano di più le spese di spedizione che gli articoli che ho comprato.
Cos'è la tapioca? Praticamente è un amidaceo, sono delle sfere fatte di farina di tapioca che una volta cotto ha un effetto gelatinizzante. Con le perle piccole si fanno pudding e budini, con le perle grosse si fanno i "bubble tea", nati in Thailandia e diffusi velocemente prima in USA poi in Europa. Soprattutto in Inghilterra e Germania. Qui da noi non le ho ancora viste, le ho assaggiate una sera che ero a cena al ristorante Sadler di Milano e mi hanno entusiasmato da morire, così ho deciso di farle anche a casa.
Ecco qua le mie perle appena tolte dalla confezione. Come dose ne conto 1 cucchiaio a testa, perché quando sono idratate aumentano di dimensione, ma anche due cucchiai a testa vanno più che bene perché sono peggio delle ciliege, non si finirebbe mai di mangiarle. E poi vogliamo mettere poter mangiare un dessert senza sensi di colpa?
Si fanno in maniera molto facile: mettiamo una pentola con dell'acqua sul fuoco, per ogni dose di perle vanno all'incirca 7/8 dosi d'acqua. Il quantitativo che avevo io riempiva una tazza da caffellatte, quindi ho aggiunto 8 tazze da caffellatte piene d'acqua.
Ho aspettato che arrivasse a bollore, poi ho versato le perle. Una mescolata, ho abbassato un poco la fiamma, ma sempre mantenendo l'ebollizione, ho messo un coperchio, e per circa un'ora me ne sono dimenticata. Per evitare di dimenticarmene del tutto ho messo la sveglia del cellulare, con la testa che mi ritrovo rischiavo di farle sciogliere nell'acqua!
La tapioca renderà l'acqua molto gelatinosa, in fin dei conti è un'addensante naturale. Se volete un effetto budino, diminuite le dosi del liquido e fatele cuocere direttamente nel latte o comunque nel liquido che avete scelto, diventerà un dolce al cucchiaio! Io l'ho fatto con le perle di tapioca piccoline e mi è venuto proprio un budino, che ho messo in frigo e ho mangiato freddo direttamente a cucchiaiate.
Dopo un'ora spengo il fuoco e le lascio a bagno per un'altra ora nella loro stessa acqua calda, sempre coperte. Intanto preparo lo sciroppo, mettendo un pentolino sul fuoco con zucchero e acqua in parti uguali. Perché questo? Perché quando togliete dall'acqua le perle, se le mettete semplicemente in una ciotolina correte il rischio di trovare poi una poltiglia unita, noi invece le vogliamo belle sgranate, e lo sciroppo è adattissimo per non farle attaccare, oltre che a donare loro un gradevole gusto dolce.
Quando è passata l'ora di riposo, le ho scolate e sciacquate sotto l'acqua corrente fredda.
Belle traslucide, gonfie, morbide. Toccarle dà un impressione strana, sembra di toccare del velluto morbido. Io le ho lasciate un poco indietro di cottura perché volevo che fossero più croccanti all'interno ma le prossime volte le farò cuocere di più perché le voglio totalmente morbidose.
Dopo averle sciacquate le ho messe nel mio sciroppo caldo, e le ho lasciate lì, fuori dal frigo, fino al momento di utilizzarle. Diciamo che erano pronte intorno alle 10 di mattina e a me servivano dopo le 13.
Al momento di servirle non ho fatto altro che aprire il mio barattolo di lychees sciroppati (avessi avuto i frutti freschi sarebbe stato ancora meglio ma trovarli è un'impresa), ho tolto solo i frutti, non il liquido, e li ho messi nel frullatore. Ho allungato con mezzo bicchiere di latte di cocco, e ho dato una bella frullata. Siccome i frutti sono fibrosi, per rendere il liquido meno denso si può filtrare, ma secondo me perde il meglio. Io ho lasciato così, frullato bene bene ma non ho filtrato niente. Adoro i lychees, non ne butto via nemmeno un pezzettino!!
Ho messo sul fondo del bicchiere una cucchiaiata di perle di tapioca scolate grossolanamente dallo sciroppo di zucchero (anzi, lasciarne un poco addolcisce un dolce che non è assolutamente dolce, e nemmeno calorico!!!)
Sono innamorata delle perle di tapioca, anche a vederle così non sono bellissime? Dopo averle messe sul fondo ho semplicemente messo il mio smoothie, o frullato, di lychees e cocco e due cannucce, mi raccomando dal diametro grosso, così potrete sorseggiare sia il frullato che le perle. Una sensazione assolutamente pazzesca!