Se ne parla da qualche mese e ormai la meta è vicina: sta per uscire nelle sale cinematografiche il nuovo film dei Peanuts, accompagnato da una pubblicità senza precedenti e un’aspettativa altissima.
Ma chi sono i Peanuts? Quanti di noi sono davvero loro fan?
Le strisce dei Peanuts, in inglese “noccioline” ma anche, metaforicamente, “piccolezze” sono state pubblicate dal loro autore Schulz per mezzo secolo, dal 1950 al 2000, anno della morte del disegnatore. Le strisce, termine utilizzato nell’ambito del fumetto per indicare lo sviluppo della mini-storia su una “striscia”, appunto, orizzontale, normalmente di tre o quattro vignette, sono uscite ogni giorno per cinquant’anni.
L’addio alle strisce del celebre fumetto, salutato dai fan con grande dispiacere, si ebbe con una dichiarazione dello stesso Schulz:
“Cari amici,
ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi 50 anni. È stata la realizzazione di tutte le ambizioni della mia infanzia.
Sfortunatamente non sono più in grado di mantenere il ritmo di programmazione di una strip quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano continuati da un altro perciò annuncio il mio ritiro.
In tutti questi anni sono stato riconoscente per la correttezza dei nostri editori e il meraviglioso sostegno e affetto espressomi dai fan del fumetto.
Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… Non potrò mai dimenticarli…”
I personaggi principali delle strisce sono dei bambini con un’ironia da persone adulte e un cagnolino, Snoopy, conosciuto come “il Brachetto”, un animale domestico che ha avuto, nel corso della storia del fumetto, un suo proprio sviluppo. Non a caso il titolo del film nelle sale italiane è “Snoopy & Friends”. Naturalmente, però, nel film sono presenti tutti i personaggi classici del fumetto . Dal tenero Charlie Brown, sempre malinconico e pessimista, alla ribelle Lucy, a Piperita Patty e all’immancabile Linus, che ha dato il nome alla nota rivista di fumetti fondata nel 1964, oggi ancora in pubblicazione. Sembra un caso, ma proprio mentre si è iniziato a parlare del film sono state date alle stampe le primissime copie della rivista Linus. Insieme alle strisce di Schulz, nella rivista vi sono quelle di tanti altri fumettisti e gli articoli di critica sulla società del tempo. Dal 2014 la rivista è scaricabile online presso il sito dell’editore Baldini e Castoldi ed è così riuscita in parte a sfuggire alla crisi che l’aveva colpita intorno al 2013.
Tra le trovate pubblicitarie che accompagnano l’uscita del film ve ne sono moltissime legate al web: prima tra tutte la trovata di PeanutizeMe, un sito dove è possibile trasformare un personaggio-base disegnato sullo stile dei Peanuts e modificarlo in base alle proprie caratteristiche fisiche e di gusto per creare un Peanut a propria immagine e somiglianza. La versione finale è tutta orientata ai social network: è possibile infatti scaricare l’immagine nel formato “foto profilo” o in quello “copertina”. La pagina Facebook The Peanuts Movie ha quasi quattrocentomila like su Facebook e pubblica con una strategia decisamente efficace novità e curiosità sull’uscita del film.
Inoltre, sono stati messi in circolazione diversi trailer del film, caratteristica che ormai è utilizzata da quasi tutti i film d’animazione degli ultimi anni. Vi è un trailer ufficiale che è il primo messo in circolazione ma vi sono anche altri teaser e trailer secondari, altrettanto ufficiali che attirano l’attenzione di grandi e piccini.
Il film potrebbe però deludere molti: spesso le animazioni tratte da saghe classiche di fumetti o cartoni animati sono molto diverse dagli originali e lasciano un po’ spiazzati – il caso dei Puffi al cinema è decisamente un esempio lampante della discrasia tra originale e nuova animazione. Ma The Peanuts Movie sembra promettere ai fan di ritrovare nel film tutti i dettagli delle strisce. In rete circolano diversi video nei quali disegnatori e collaboratori del film parlano della fedeltà con la quale hanno cercato di riprodurre i personaggi, sia dal punto di vista del movimento animato, sia dal punto di vista del disegno di base. Il più visto è sicuramente il video in cui a parlare è il direttore del film, Steve Martino, che racconta la sua storia personale di avvicinamento al fumetto, simile a quella di molti di noi: “ho iniziato a leggere il fumetto con i miei genitori”, dice, e quando gli è stato proposto il film ha cercato di creare i personaggi esattamente in base a come loro avrebbero pensato di essere, di muoversi, di interagire tra loro nella realtà virtuale.
Gli ingredienti, insomma, ci sono tutti: non resta che aspettare l’uscita del film, e intanto rileggersi le migliaia di strisce uscite negli anni. A casa dei miei genitori dovrei averle tutte e ho ancora qualche settimana per finirle tutte… Ci vediamo al cinema!