Mi sono tolto da Facebook e penso che la maggior parte dirà e chi se ne importa ma un blog è anche parlare di cosa in un certo momento si prova e sopratutto che siamo in movimento. Un movimento a volte privo di mete o continuamente in crisi per verificare in quale strada stiamo andando. Mi sto accorgendo che la mancanza di lavoro, retribuito, induce a visionare il web a volte con speranza (pia illusione), a volte per l’ozio e spesso alimentando il vizio.
Mi piacerebbe comunicare e spesso è solo tempo e parole. Ho investito molto tempo a ricercare aziende, eventi, fatti, innovazioni e credo che ora mi sia rimasto il piacere di salutare, esplorare e segnalare altre persone.
Twitter lo può fare e quindi vi dico di leggere nel blog i twitter che scorrono. Poi ho l’intento di divulgare l’Economia di Comunione che sto studiando. Non ci sono settori che la escludono e questa crisi DEVE modificare qualcosa a livello economico, sociale e di partecipazione cittadina. Per i giovani fare una cooperativa, aggregarsi , sviluppare relazioni anche con il volontariato può dare quel coraggio che possiamo spendere e donare.
So che riceveremo molti doni in più e creeremo reti degne di vivere bene.