Beati Paoli, un nome cosi bizzarro, attribuito allo storico G.De Castro, poco si intona ad una banda di giustizieri quali erano. La società era misteriosa e temuta ed operò a Palermo tra la fine del XV sec. e la prima metà del XVI sec, come reazione allo strapotere e ai soprusi dei nobili che amministravano direttamente anche la giustizia criminale nei loro feudi.
È difficile trovare documentazioni che ne convalidino l’esistenza e l’operato, anche perché i racconti della tradizione popolare erano esclusivamente orali.
Stando a un racconto popolare, il nome della setta si deve al fatto che i suoi membri usavano durante il giorno travestirsi da monaci di San Francesco di Paola per aggirarsi liberamente nelle chiese e qui origliare indisturbati le voci di popolo e poter mettere in atto la propria vendetta.
Il cosiddetto covo dei Beati Paoli era una cavità sotterranea nel rione Capo, sede di uno dei mercati storici un tempo più fiorenti della città.
Si trattava di un ambiente circolare del diametro di circa 8 metri a circa 4 metri di dislivello dal suolo. La presenza di un sedile ricavato lungo la circonferenza avvalorerebbe la tesi secondo la quale i Beati Paoli avessero costruito qui un vero e proprio tribunale.
Secondo il racconto del Marchese di Villabianca, che a suo tempo visitò il nascondiglio, vi si accedeva attraverso la casa di un tal Giovan Battista Baldi, dall’attuale via Beati Paoli, nel cuore del mercato, ma un altro ingresso è presente nell’adiacente Vicolo degli Orfani.
Appare certo che il rifugio fosse collegato ad altri da un reticolo di cunicoli probabilmente appartenenti a una necropoli cristiana.
La leggenda dei Beati Paoli rimane ancora oggi avvolta nel mistero. Non esistono fonti storiche che ne narrino gesta o rituali.
Data la natura estremamente ambigua e a tratti leggendaria dei Beati Paoli, se ne ignorano gli sviluppi al di là del periodo del regno normanno in Sicilia, pertanto è probabile che il fenomeno non abbia superato il XIII secolo.
Ciononostante al mito dei Beati Paoli molti si sono richiamati per originare storicamente la nascita della mafia, sebbene tale origine sia stata più volte rigettata sia per la natura organizzativa che per gli effetti sulla popolazione: beneficiata dai primi, soggiogata dalla secondi.
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