Questo è il mio spazio, quello è il tuo spazio. In questa scena del film Dirty Dancing, si trattava di gestire gli spazi in una semplice lezione di ballo, semplicemente per non prevaricare il margine visivo e di movimento del proprio partner di ballo. Ma a quanto pare la gestione dello spazio è fondamentale anche per gli ansiosi.
Gli stati d’ansia si sa primeggiano in situazioni quali, prima fra tutte, stare in coda accalcati, a meno che non ci sia una significativa distanza di sicurezza tre sé e gli altri. C’è chi per fare colazione ha bisogno di un lungo bancone, perché essere sfiorato durante un cappuccino o trovarsi gomito a gomito con uno sconosciuto può risultare poco gradevole. Questi sono chiari esempi di stati d’ansia, più o meno, gestibili, a seconda dell’emotività della persona: più si è nervosi, meno si sopporta l’invasione del proprio spazio vitale, considerato a rischio anche a distanze di 30-40 centimetri.
Aumentare le distanze fisiche
Chi convive con il nervosismo ha proprio bisogno di stare a debita distanza dal proprio interlocutore e tollera ben
L’esperimento
Chiara Sambo e Giandomenico Iannetti dello UCL hanno condotto un esperimento basandosi sulle reazioni a uno stimolo difensivo a distanze sempre più ravvicinate, constatando in alcuni volontari una risposta più reattiva a parità di distanza e, in un secondo momento, dopo aver chiesto a ciascuno dei partecipanti di auto-attribuirsi un punteggio in termini di ansia, rilevando un legame direttamente proporzionale tra ansia e distanza di sicurezza avvertita. Per calcolare lo spazio vitale i ricercatori hanno misurato la risposta involontaria di difesa, ovvero il «riflesso di ammiccamento» indotto dalla stimolazione elettrica della mano dei partecipanti, quantificandone
Il defensive peripersonal space (o spazio peripersonale) identifica i centimetri di spazio di cui ciascuno ha bisogno per non sentirsi minacciato o oppresso, una sorta di guscio “attorno” al corpo delimitato dai movimenti di raggiungimento che fa sentire protetti e non minacciati. Il fatto che lo spazio vitale sia più ampio nelle persone ansiose è spiegabile dal fatto che sono più sulla difensiva e che riescono a trovare insidioso anche qualcosa o qualcuno che si trova a una distanza tale da essere considerata innocua agli occhi di una persona senza particolari ansie.
Forse troverete in una lezione di ballo la vostra terapia più adatta?