Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti

Creato il 02 settembre 2013 da Monica Spicciani @monicaspicciani
Sofia si veste sempre di nero La distanza di Sofia
I continui salti temporali tengono desta l’attenzione del lettore.
Presente, futuro e passato si alternano nei vari capitoli strutturati come veri e propri racconti a se stanti, costringendoti a collegarli tra loro per ottenere un romanzo completo.
Così facendo si scoprono piano piano Sofia ed i membri della sua famiglia, si scoprono ma non troppo, perchè alla fine la sensazione che mi rimane è di non aver creato nessun legame con i personaggi, di non averli capiti e conosciuti profondamente.
Cognetti è bravo, di una bravura che appare costruita a tavolino, molto tecnica.
In pittura ci sono dipinti che piacciono per la loro perfezione tecnica ma che non emozionano, e ci sono dipinti che invece nella loro imperfezione stilistica ti arrivano all’anima. Ecco, se questo libro di Cognetti fosse un quadro apparterrebbe sicuramente alla prima categoria, costruito molto bene ma incapace di arrivare a toccare le corde più profonde, e questo dispiace perchè da un’autore con simili doti si vuole di più.

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