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Sofismi

Creato il 03 aprile 2012 da Vpostulato @luballets
Cari amici,il mio ritorno è segnato da un post dimostrativo, come altri ne ho scritti. Alla fine vedrete come cercare di darmi del presuntuoso sulle mie posizioni, è un sofismo inconcludente.
Se si parla di un argomento in cui è possibile avere delle opinioni discordanti si possono avere due approcci: uno in cui si pensa che esista un sistema critico e oggettivo di valutazione dei fatti e in cui si suppone che le persone possano sbagliarsi; uno invece in cui esiste solo una soggettività assoluta (?!) per cui ogni parola può essere contestata. Coloro che abbracciano la seconda filosofia di discussione hanno il problema di essere immediatamente contestabili sulla base della loro stessa filosofia. Su questo tipo di base si tende ad ascoltare poco la campana altrui e si tende a polemizzare su tutto, supponendo che anche l'altra persona sia pronta a qualsiasi mezzo pur di vincere dialetticamente. A questo punto si cade nell'errore di non ascoltare ciò che di fondato l'altra persona può portare a favore della sua tesi.Io abbraccio la prima filosofia. Esistono metri di valutazione oggettivi. Chi li sceglie? Li si sceglie INSIEME durante la discussione. Si percepisce l'opinione dell'altra persona come fondata su qualcosa, sul vissuto, su un dato, su un fatto. Si tratta in definitiva di maieutica socratica: la verità c'è, nasce dal dialogo. Per poter fondare un dialogo di questo tipo bisogna che entrambe le persone coinvolte siano disposte ad ammettere di sbagliare. In assenza di questo presupposto fondamentale, quando cioè si incontrano due persone con metodologie di dialogo diverse, la persona con la prima filosofia si irrigidisce e la persona con la seconda si sconvolge, uccidendo il dialogo e il confronto, alla base tra l'altro di ogni conversazione di carattere politico.Perciò vi dico comunichiamo. Ma assumiamo che non stiamo dando aria alla bocca e che tutto è il contrario di tutto. Questo è uno dei terreni su cui il berlusconismo ha vinto, una debolezza del linguaggio che è stata sin troppo sfruttata: "Io sto solo dicendo la mia opinione, siamo in democrazia!" Il cazzo! Non funziona così. Si potrà ora dire che tutto ciò che ho scritto è contestabile. Ma allora è contestabile anche la contestazione, e la contestazione della contestazione e così via... Dove si va così? Da nessuna parte. Il mio è un punto di vista pratico, non teorico. Possiamo andare avanti all'infinito così, ma senza soluzioni. Io propongo un metodo vecchio migliaia di anni che invece può portare a qualcosa. Fate un pò voi.

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