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Softair: Tra sport, tattiche militari e gioco di squadra.

Creato il 16 giugno 2013 da Sportduepuntozero

920402_486123214788532_1285837727_oIncontrare, durante una tranquilla gita domenicale per le campagne torinesi, un gruppo di persone vestite con tute mimetiche e armate di fucili a pallini potrebbe spaventare, ma solo perchè non si conosce la disciplina del Softair. Si tratta di un mondo in forte crescita in termini di appassionati, non solo in Italia, e, allo stesso tempo, poco conosciuto dal grande pubblico sportivo.

Ne abbiamo parlato con Paolo Mastromauro, Presidente Associazione Sportiva Dilettantistica “1^ Divisione F.I.R.”.

Cos’è il Softair?

Il Softair si basa sulla simulazione di tattiche militari, lo scopo è quello di creare situazioni in cui i giocatori si possano immergere per portare al termine determinati obiettivi, che richiedono spesso e volentieri anche uno sforzo fisico non indifferente.
E’ un gioco basato sulla fiducia e rispetto reciproco, un attività che rispetta la natura e gli spazi naturali che ci vengono concessi, cosa che facciamo utilizzando esclusivamente materiali biodegradabili. E’ vero, ci si veste con una mimetica e si imbraccia la replica di un fucile, che spara pallini di plastica bio, ma dietro tutto questo si nasconde un giocatore che per qualche ora torna semplicemente bambino.

Come fate a promuovere la vostra attività? Ci sono tante associazioni come la tua?

Assoulutamente! Ad esempio ASD “Scoiattoli”, “le Folgori”,”BlackBulls”, “Motr”..ho citato le associazioni che insieme a negozi e distributori come “G&G Armament”, “Gieffeci, “Vestifera”, “Veterano”, “SoftairOne”, “Recon Store”, ci hanno aiutato a far promozione del Softair durante la Festa dello Sport di Torino.
Quella è stata un’opportunità straordinaria per farci conoscere, la gente ha apprezzato il nostro lavoro e la nostra passione, ricambiandoci giocando con noi nella linea di tiro allestita per l’occasione, prenotandosi anche per poter venire a giocare e passare una giornata in allegria, magari spendendosi anche in qualche ora di attività fisica.
Per più di dieci ore, chi è venuto a visitarci è tornato bambino, si è divertito, ci ha ringraziato e complimentato, questo era il nostro obiettivo e lo abbiamo centrato in pieno.

Inoltre abbiamo raggruppato un folto gruppo di associazioni che si stanno proponendo alle amministrazioni comunali per farci concedere spazi urbani (ex fabbriche o ex edifici abbandonati) per poterle utilizzare ai nostri fini ludici, in cambio ci occupiamo della pulizia e ordine, senza recar disturbo a terzi.

E cosa rispondi a chi dice che il SoftAir è uno sport che spinge alla violenza?

Per noi è stato così importante partecipare alla Festa dello Sport proprio per dimostrare il contrario. Volevamo fa capire a chi non pratica il Softair che non c’è fanatismo, esaltazione e nulla a che fare con attività belliche o sovversive, ma checi sono solo gruppi di ragazzi e adulti che amano stare in compagnia per giocare insieme, interpretando semplicemente un ruolo.

Speriamo quindi di aver sensibilizzato sopratutto le amministrazioni che ci hanno fatto visita, dimostrandogli che con la semplice passione e divertimento e senza secondi fini, possiamo fare tanto con una disciplina che fino a ieri veniva giudicata per un vestito mimetico ed una replica di fucile, ma da oggi in poi, verrà rivalutata per il sorriso che abbiamo stampato sul viso delle persone che sono venute a visitarci.


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