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Sognando il matrimonio

Creato il 14 ottobre 2012 da Fioridilylla @c_venturini

abito sposa, wedding, nozze, medioevale

Abito da sposa in stile medioevale
Immagine da: www.lemienozze.it

Ogni tanto ritaglio del tempo per sognare ad occhi aperti il mio matrimonio. Mi chiedo cosa vorrei, come mi piacerebbe, quale tema, quale stile, quale location, quali colori, profumi, armonie, musiche, momenti simbolici, comunicazioni e coinvolgimenti creare per rendere significativo un momento di svolta come questo. Ho una gran confusione in testa e due uniche certezze: sarà un matrimonio civile e dovrà parlare di noi e... noi siamo tante cose, viviamo tante esperienze insieme, coltiviamo una miriade di passioni e le nostre radici abbracciano il Nord e il Sud Italia, includendo il centro, i Regni Barbarici e la storia di Roma. Vorrei che ogni dettaglio raccontasse qualcosa di noi, un pò come una caccia al tesoro, ma con eleganza e sobrietà. Gli ospiti (pochi ma importanti affettivamente) avranno modo di conoscerci ancora di più. A parte questo, tutto il resto è un grande dubbio. A partire da chi ci farà da testimoni di nozze (notte profonda) fino al tipo di menù (carne o pesce? Sarei per il pesce, ma tutti gli altri protendono per la carne) passando per l'ipotesi di affidarci a una wedding planner oppure dare briglia sciolta alle suocere (cosa che mi pare più un'incubo. Ve le immaginate?). Così, in questa domenica soleggiata e poco movimentata, vi racconto le contraddizioni che stanno creando quello che sarà il mio (futuro) matrimonio.

Sognando il matrimonio

Immagine dal blog: www.ortensiemughetti.blogspot.it

Ho scritto di abiti da sposa, partecipazioni di nozze, fiere della sposa e ultimi trend del 2010 per oltre un anno. Vi garantisco che redigere un pezzo per un annuale editoriale o per generatori di contenuti online è molto diverso dal trovarsi a tu per tu con le decisioni cruciali che definiranno il "giorno più bello".  Lo ammetto: ho i miei pregiudizi al riguardo. I (pochi) sponsali a cui ho partecipato mi hanno dato la sensazione di disarmonia, come se tutto si risolvesse nell'abbuffata, nell'attesa degli sposi, nell'attesa della torta nuziale e dei pettegolezzi post cerimonia (che brutto questo! che schifo quello! Io avrei fatto, io avrei preso). Non voglio questo.  Voglio che gli ospiti si sentano coinvolti e coccolati e che siano partecipi nel festeggiarci. Se voglio invitare a pranzo al ristorante una ciurma di gente, scelgo altri momenti. Il matrimonio è cosa diversa. Che ne dite? 
Per diverso tempo il nostro grande problema (passateci l'eufemismo) è stato capire se volevamo farlo a Roma oppure in Friuli Venezia Giulia. Nel primo caso, l'idea - iniziale - era il Campidoglio (ma le liste d'attesa sono disumane e la zona è troppo turistica, benché bellissima). Nel secondo, la scelta cascava sull'affitto di un casale/castello in cui organizzare tutto: cerimonia, fotografia, ospitalità per gli invitati provenienti da lontano). Il Friuli non è un'azienda wedding, come Roma, e i prezzi sono decisamente più contenuti. La location, poi, in autunno, è sensazionale. Che dire, però, delle ottobrate romane e dei prodotti tipici romaneschi (come i carciofi)? 
Una domenica, per prevenire la nostra affezionata rinite allergica, abbiamo fatto quattro passi al mare ed è nato il pensiero di Ostia. E se fosse qui? Meno fila d'attesa al Municipio, mare a disposizione, ambientazione vicina alle abitazioni dei parenti di lui (i miei invitati, per forza di cose, dovrebbero farsi mezza Italia per venire... sempre che parteciperanno, chiaro). Con la conoscenza dell'Ente Parco Appia Antica il problema si ripropone: il Casale di Tor Fiscale, nella zona archeologica dell'Appia Antica, è a dir poco invitante. E si ripropone una volta in più perché amiamo una Locanda, con cuoco sardo, che ci ha preso "sotto l'ala" e ci coccola tutte le (rare) volte in cui andiamo. La sua locanda non è uno splendore, fa parte di un progetto di una cooperativa creata da genitori con figli con sindrome di down, ma si mangia in maniera divina. Noi ci andiamo per essere coccolati, prima ancora che per gustare prelibatezze fatte in casa e provenienti direttamente dalla Sardegna. Ciò detto....

Sognando il matrimonio

Abito da sposa rosso e bianco
Immagine da Google.it

Mi interrogo, di tanto in tanto, sul tipo di abito da sposa che vorrei per me. Come mi piacerebbe? Vorrei dirvi che ho un'idea chiara... nebbia in Val Padana, per capirci. Indecisione: shabby, moderno o steampunk? Bianco, rosso oppure blu?  Mia suocera sostiene che, siccome ci sposiamo con rito civile, non devo mettere il velo. A me, però, il velo piace e me lo sogno da bambina, così come l'abito "da principessa". Però, se proprio non fosse il caso, opterei per guanti lunghi (se in primavera) e cappello. Non so cosa pensa mia madre al riguardo, non abbiamo mai avuto modo di parlarne diffusamente. Questo argomento è sempre stato "lontano".  La stagione in cui ci sposeremo farà la sua parte, immagino. Siamo orientati per ottobre o novembre (di un anno ancora da specificare). Non disdegniamo, neanche la primavera (solo non a Roma). Non ho grandi preferenze di "firme" per l'abito da sposa. Ho una predilezione per Carlo Pignatelli per l'abito dello sposo, anche se credo che il nostro budget non ci consentirà nomi d'alta moda. Vorrei, comunque, un insieme armonico di tessuti, colori e stile. 

inviti di nozze in bottiglia mare

Partecipazioni di nozze in bottiglia, stile marino.
Immagine da Google

Qualche anno addietro ricevetti una partecipazione di nozze in bottiglia. Gli sposi avevano scelto le Cinque Terre come luogo per celebrare il loro matrimonio e, se la memoria non mi tradisce, il rito civile fu celebrato su una barca da pescatori, sul mare. Il messaggio in bottiglia, con stella marina e sabbia, profumo di mare e tessuti in organza dorata mi colpirono molto e mi dissi: "Lo voglio anche io così!". A distanza di tempo, questo desiderio non è cambiato, anche se non ordinerei questo tipo di partecipazioni per tutti... magari solo per i genitori e i testimoni. Poco più. Matrimonio, comunque, è mille cose, non solo l'abito da sposa, la location e il bouquet. Se dovessi immaginarmi un tableu, per esempio, me lo immaginerei o con i nomi degli psicoanalisti che maggiormente stimiamo oppure con qualcosa che ha a che fare con la letteratura, magari con "Il Signore degli Anelli" stesso. Se penso al buffet ante pranzo/cena me lo immagino variegato, con prodotti tipici della mia regione, della sua e di quelle dei nostri genitori (da cui siamo nati e di cui portiamo nel dna le caratteristiche). La torta di nozze è l'altro grande dilemma: fosse per me farei una torta al cioccolato nero interno e bianco come copertura. Vediamo quanto potrò "metterci del mio" in questa scelta... d'altronde, non mi sposo con me stessa :-) (anche se lo so che, in questa occasione, il volere della sposa è il volere preponderante, in linea teorica). Avevo pensato anche di chiamare una blogger famosa come cake designer ma... visto e considerato che non ha mai risposto alle e-mail che in varie occasione le ho inviato (per vari motivi) direi che cercherò qualcun altro, più disposto a comunicare con me e con noi. Veniamo al grande dilemma delle bomboniere. A me le bomboniere stanno sul c****. Idem al mio lui. Non ci piacciono neanche le storie equo solidali perché, con la scusa della solidarietà, i costi lievitano e non sempre ne vale la pena. Anche se si tratta di beneficenza. Ciò detto, ecco che riappare l'Ente Parco Appia Antica. Piuttosto che comprare cavalli imbizzarriti in vetro, angioletti, bamboline in ceramica, cofanetti o altre stupidaggini adattissime alla polvere e al dimenticatoio, probabilmente ci orienteremo verso qualcosa di .. forse meno "solido", ma più "esperienziale". E non meno "solidale".
Sull'intrattenimento degli ospiti venuti da lontano (se ce ne saranno, questo non è affatto scontato!) si apre un capitolo lungo una vita. Cosa, come, quando, per quanto. Vedremo, anche in questo caso.

Sognando il matrimonio

Bouquet di mughetti
Immagine da Google.it

Devo dire, però, che prima di parlare (seriamente) di matrimonio, benché sia un discorso sempre più ricorrente, mancherebbe solo una cosa (tolti gli aspetti economici e lavorativi di stabilità): la richiesta "ufficiale". Ne parliamo da tanto, da sempre, direi. Negli ultimi sei anni questo argomento è uscito miriadi di volte e dal 2009 procrastiniamo la data a causa delle incertezze lavorative ed economiche portate dalla crisi. So che potrebbe essere una cosa "superflua" o che potrei apparire superficiale. Però la "fatica domanda" ("Mi vuoi sposare?") è un momento importante, uno di quelli a cui non vorrei rinunciare a vita, un ricordo che vorrei avere nel libro della mia esistenza, un'emozione che vorrei provare, un'esperienza che è importante per il significato che ha, per il tipo di richiesta che è. 
Infine, come in tutte le wedding "cose" che si rispettino... ci vorrebbero i confetti... ma non sono sicura che ci saranno. Oppure sì, al cioccolato fondente. Molto probabilmente, però, saranno sostituiti da Giandujotti o cioccolatini simili. Allo zucchero e alle mandorle preferiamo il cacao, morbido, denso, intenso. E voi quanto tempo prima avete organizzato il vostro matrimonio? Vi siete fatti aiutare da qualcuno? Come avete scelto tutto quello che c'è da scegliere quando si organizzano le proprie nozze? Quali stratagemmi avete inventato per risparmiare? Come avete retto l'impatto emotivo che questo evento crea nelle famiglie, nel momento in cui si passa dal "parlare tanto per" al fatto concreto? Buona domenica!

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