sottofondo: Manowar – Mountains
Nebbia,
vista offuscata,
sensi dormienti,
ogni pensiero abbandonato
in attesa del traguardo.
Aspettativa di pace,
voglia di serenità,
bisogni primari
per la mia stanca mente.
Quand’ecco…
Cortine di vapore che si diradano,
bagliori di vita
come dorati raggi di sole
danzano in mia prossimità,
cornice vaporosa
di un paesaggio a me caro,
foto ricordo di un felice,
spensierato,
lustro.
Voi siete lì,
in quella cornice,
montagne mie,
mio rifugio e casa,
nei sogni miei,
nel mio sangue.
Siete il mio coraggio,
il mio orgoglio,
la mia malinconia,
i desideri di una vita.
Quando mai,
ditemi,
potrò camminare
calpestando il vostro sacro suolo.
Quando mai,
sussurratemi,
saremo ancora una cosa unica.
Cosa unica,
dolce suono.
Terra mia,
dal profumo unico,
bramo più te
di tutto il resto.
Lascia che io ritorni,
lascia che io per sempre ti adori,
accoglimi come sempre,
non rifiutarmi.
Sognando montagne…
E.